Cesare, De bello civili: Libro 03; 101-112, pag 2

Cesare, De bello civili: Libro 03; 101-112

Latino: dall'autore Cesare, opera De bello civili parte Libro 03; 101-112
Interim controversias regum ad populum Romanum et ad se, quod esset consul, pertinere existimans atque eo magis officio suo convenire, quod superiore consulatu cum patre Ptolomaeo et lege et senatusconsulto societas erat facta, ostendit sibi placere regem Ptolomaeum atque eius sororem Cleopatram exercitus, quos haberent, dimittere et de controversiis iure apud se potius quam inter se armis disceptare

[108] Erat in procuratione regni propter aetatem pueri nutricius eius, eunuchus nomine Pothinus

Is primum inter suos queri atque indignari coepit regem ad causam dicendam evocari; deinde adiutores quosdam consilii sui nactus ex regis amicis exercitum a Pelusio clam Alexandriam evocavit atque eundem Achillam, cuius supra meminimus, omnibus copiis praefecit
Frattanto, giudicando che era di pertinenza del popolo romano e sua, in quanto console, dirimere le controversie fra Tolomeo e sua sorella e che tanto più la cosa lo riguardava poiché nel precedente consolato aveva fatto, per legge e per decreto del senato, un'alleanza con Tolomeo padre, fece sapere che era di suo gradimento che il re Tolomeo e sua sorella Cleopatra sciogliessero gli eserciti che avevano e ponessero fine alle dispute davanti a lui, secondo le vie legali, piuttosto che tra loro con le armi

108 A causa della giovane età del fanciullo un eunuco di nome Potino, suo pedagogo, era reggente del regno

Egli, in un primo momento, cominciò a lamentarsi fra i suoi e a provare indignazione che un re fosse chiamato a difendersi; successivamente, trovati fra gli amici del re alcuni pronti ad aiutarlo nei suoi piani, fece venire di nascosto da Pelusio ad Alessandria l'esercito e mise a capo di tutte le milizie lo stesso Achilla di cui abbiamo fatto cenno
Hunc incitatum suis et regis inflatum pollicitationibus, quae fieri vellet, litteris nuntiisque edocuit

In testamento Ptolomaei patris heredes erant scripti ex duobus filiis maior et ex duabus filiabus ea, quae aetate antecedebat

Haec uti fierent, per omnes deos perque foedera, quae Romae fecisset, eodem testamento Ptolomaeus populum Romanum obtestabatur

Tabulae testamenti unae per legatos eius Romam erant allatae, ut in aerario ponerentur (hic cum propter publicas occupationes poni non potuissent, apud Pompeium sunt depositae), alterae eodem exemplo relictae atque obsignatae Alexandriae proferebantur

[109] De his rebus cum ageretur apud Caesarem, isque maxime vellet pro communi amico atque arbitro controversias regum componere, subito exercitus regius equitatusque omnis venire Alexandriam nuntiatur
Lo istigò e inorgoglì con promesse sue e del re e gli fece sapere il suo piano per mezzo di lettere e ambasciatori

Nel testamento di Tolomeo padre erano stati indicati come eredi il maggiore dei due figli e la più anziana delle due figlie

Nel medesimo testamento, in nome degli dei e dei patti stipulati con Roma, Tolomeo chiamava a testimone il popolo romano perché venissero rispettate queste disposizioni

Una copia del testamento era stata portata a Roma per mezzo di suoi ambasciatori perché venisse depositata nell'erario (questa copia non poté essere depositata nell'erario a causa dei rivolgimenti politici e rimase presso Pompeo), una seconda copia uguale era stata lasciata ad Alessandria e, siglata col sigillo, era stata pubblicata

109 Mentre davanti a Cesare vengono trattate tali questioni, poiché egli vuole sopra tutto, in qualità di arbitro e amico comune, dirimere le controversie dei sovrani, all'improvviso giunge la notizia che l'esercito regio e tutta la cavalleria si dirigono su Alessandria
Caesaris copiae nequaquam erant tantae, ut eis, extra oppidum si esset dimicandum, confideret

Relinquebatur, ut se suis locis oppido teneret consiliumque Achillae cognosceret

Milites tamen omnes in armis esse iussit regemque hortatus est, ut ex suis necessariis, quos haberet maximae auctoritatis, legatos ad Achillam mitteret et, quid esset suae voluntatis, ostenderet

A quo missi Dioscorides et Serapion, qui ambo legati Romae fuerant magnamque apud patrem Ptolomaeum auctoritatem habuerant, ad Achillam pervenerunt

Quos ille, cum in conspectum eius venissent, priusquam audiret aut, cuius rei causa missi essent, cognosceret, corripi atque interfici iussit; quorum alter accepto vulnere occupatus per suos pro occiso sublatus, alter interfectus est
Le milizie di Cesare non erano affatto tali per numero che si potesse contare su di esse nel caso si fosse dovuto combattere fuori della città

Non gli rimaneva che restare sulle sue posizioni nella città e tentare di conoscere il piano di Achilla

Tuttavia diede ordine ai soldati di stare in armi ed esortò il re a inviare ad Achilla ambasciatori scelti fra le persone più autorevoli tra i suoi familiari e a manifestargli il proprio volere

Dal re furono inviati Dioscoride e Serapione, che erano stati entrambi ambasciatori a Roma e avevano avuto grande autorità presso Tolomeo padre, Giunsero presso Achilla

egli, quando arrivarono al suo cospetto, prima di ascoltarli e di conoscere per quale motivo fossero stati inviati, ordinò di catturarli e ucciderli; Uno di essi fu ferito e, preso dai suoi, fu portato via come se fosse morto, l'altro fu ucciso

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Cesare, De bello civili: Libro 03, 41-50

Latino: dall'autore Cesare, opera De bello civili parte Libro 03, 41-50

Quo facto regem ut in sua potestate haberet, Caesar efficit, magnam regium nomen apud suos auctoritatem habere existimans et ut potius privato paucorum et latronum quam regio consilio susceptum bellum videretur

[110] Erant cum Achilla eae copiae, ut neque numero neque genere hominum neque usu rei militaris contemnendae viderentur

Milia enim XX in armis habebat

Haec constabant ex Gabinianis militibus qui iam in consuetudinem Alexandrinae vitae ac licentiae venerant et nomen disciplinamque populi Romani dedidicerant uxoresque duxerant, ex quibus plerique liberos habebant

Huc accedebant collecti ex praedonibus latronibusque Syriae Ciliciaeque provinciae finitimarumque regionum
Dopo questi fatti, Cesare fece in modo di avere in suo potere il re, ritenendo che il nome del re avesse grande autorità presso i sudditi, perché sembrasse che la guerra era stata intrapresa non per iniziativa del re, ma per decisione di pochi cittadini privati, per giunta avventurieri

110 Le truppe che erano con Achilla erano tali da non apparire disprezzabili né per numero né per qualità né per esperienza militare

Aveva infatti in armi ventimila uomini

Queste truppe erano formate con soldati di Gabinio, ormai avvezzi alla vita licenziosa di Alessandria e dimentichi del nome e della disciplina del popolo romano, che colà avevano preso moglie e la maggior parte dei quali aveva avuto figli

A questi si aggiungevano ladroni e assassini raccolti in Siria, nella provincia della Cilicia e nelle regioni vicine
Multi praeterea capitis damnati exulesque convenerant; figitivis omnibus nostris certus erat Alexandriae receptus certaque vitae condicio, ut dato nomine militum essent numero; quorum si quis a domino prehenderetur, consensu militum eripiebatur, qui vim suorum, quod in simili culpa versabantur, ipsi pro suo periculo defendebant

Hi regum amicos ad mortem deposcere, hi bona locupletum diripere, stipendii augendi causa regis domum obsidere, regno expellere alios, alios arcessere vetere quodam Alexandrini exercitus instituto consuerant

Erant praeterea equitum milia duo

Inveteraverant hi omnes compluribus Alexandriae bellis; Ptolomaeum patrem in regnum reduxerant, Bibuli filios duos interfecerant, bella cum Aegyptiis gesserant

Hunc usum rei militaris habebant
Si erano inoltre radunati e arruolati molti condannati a morte ed esuli; Per tutti i nostri schiavi fuggitivi Alessandria rappresentava un sicuro rifugio e una sicura condizione di vita purché si arruolassero nell'esercito; Se qualcuno di essi veniva ripreso dal suo padrone, i soldati, per accordo unanime, glielo portavano via, poiché essi stessi, dal momento che erano nella stessa situazione di colpa, difendevano i loro compagni dalla violenza come se fosse un pericolo loro

Costoro, secondo una vecchia consuetudine dell'esercito alessandrino, erano soliti chiedere la morte degli amici del re, saccheggiare i beni dei ricchi, assediare la casa del re per avere un aumento di stipendio, scacciare alcuni dal regno, chiamarvi altri

Vi erano inoltre duemila cavalieri

Tutti costoro erano diventati veterani attraverso le numerose guerre di Alessandria, avevano rimesso sul trono Tolomeo padre, avevano ucciso i due figli di Bibulo, avevano condotto guerre contro gli Egiziani

Da ciò derivava la loro esperienza militare

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Cesare, De bello civili: Libro 01, 11-20

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[111] His copiis fidens Achillas paucitatemque militum Caesaris despiciens occupabat Alexandriam praeter eam oppidi partem, quam Caesar cum militibus tenebat, primo impetu domum eius irrumpere conatus; sed Caesar dispositis per vias cohortibus impetum eius sustinuit

Eodemque tempore pugnatum est ad portum, ac longe maximam ea res attulit dimicationem
111 Confidando su tali milizie e disprezzando l'esiguo numero dei soldati di Cesare, Achilla occupava Alessandria, tranne quella parte della città che era in mano a Cesare a ai suoi soldati; con un primo assalto tentò di fare irruzione nella casa di Cesare, ma questi sostenne il suo attacco grazie a delle coorti disposte lungo le vie

E nel medesimo tempo si combatté presso il porto e questo fu il combattimento di gran lunga più pesante
Simul enim diductis copiis pluribus viis pugnabatur, et magna multitudine naves longas occupare hostes conabantur; quarum erant L auxilio missae ad Pompeium proelioque in Thessalia facto domum redierant, quadriremes omnes et quinqueremes aptae instructaeque omnibus rebus ad navigandum, praeter has XXII, quae praesidii causa Alexandriae esse consuerant, constratae omnes; quas si occupavissent, classe Caesari erepta portum ac mare totum in sua potestate haberent, commeatu auxiliisque Caesarem prohiberent

Itaque tanta esta contentione actum, quanta agi debuit, cum illi celerem in ea re victoriam, hi salutem suam consistere viderent

Sed rem obtinuit Caesar omnesque eas naves et reliquas, quae erant in navalibus, incendit, quod tam late tueri parva manu non poterat, confestimque ad Pharum navibus milites euit
Contemporaneamente, divisesi le forze in drappelli, si combatteva anche in parecchie vie e i nemici con un gran numero di soldati tentavano di impadronirsi delle navi da guerra; Fra queste ve ne erano cinquanta mandate in aiuto a Pompeo, che, terminata la guerra in Tessaglia, erano tornate a casa, tutte quadriremi e quinqueremi allestite e completamente equipaggiate per la navigazione; oltre a queste ve ne erano ventidue, tutte coperte, che erano solite stare di presidio ad Alessandria; Se i nemici se ne fossero impadroniti, una volta sottratta a Cesare la flotta, sarebbero stati padroni del porto e di tutto il mare e avrebbero impedito a Cesare i vettovagliamenti e l'arrivo di aiuti

E così si combatté con tanto accanimento quanto era dovuto, vedendo nella lotta gli uni una veloce vittoria, gli altri la chiave della loro salvezza

Ma Cesare ebbe la meglio e incendiò tutte quelle navi e le rimanenti che erano nei bacini, poiché con poche truppe non era possibile la difesa di uno spazio così ampio, e subito sbarcò i soldati presso Faro

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Cesare, De bello civili: Libro 01, 31-40

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[112] Pharus est in insula turris magna altitudine, mirificis operibus exstructae; quae nomen ab insula accepit

Haec insula obiecta Alexandriae portum efficit; sed a superioribus regibus in longitudinem passuum a DCCC in mare iactis molibus angusto itinere ut ponte cum oppido coniungitur

In hac sunt insula domicilia Aegyptiorum et vicus oppidi magnitudine; quaeque ibi naves imprudentia aut tempestate paulum suo cursu decesserunt, has more praedonum diripere consuerunt

Eis autem invitis, a quibus Pharus tenetur, non potest esse propter angustias navibus introitus in portum

Hoc tum veritus Caesar, hostibus in pugna occupatis, militibus eitis Pharum prehendit atque ibi praesidium posuit

Quibus est rebus effectum, uti tuto frumentum auxiliaque navibus ad eum supportari possent

Dimisit enim circum omnes propinquas provincias atque inde auxilia evocavit
112 Il Faro è sull'isola una torre di grande altezza, di mirabile costruzione; essa trae il proprio nome dall'isola

Quest'isola, posta di fronte ad Alessandria, ne crea il porto; ma i primi re gettarono in mare un molo lungo novecento passi che, con un angusto passaggio, la unisce quasi come un ponte, alla città

In quest'isola vi sono abitazioni di Egiziani e un quartiere grande come una città; e qualunque nave, ovunque, per inesperienza o per burrasca si allontana un poco dalla rotta, viene di solito depredata piratescamente

Inoltre nessuna nave può entrare in porto, a causa della stretta imboccatura, contro la volontà degli occupanti di Faro

E Cesare, temendo ciò, mentre i nemici erano impegnati nella battaglia, fatti sbarcare i soldati, si impossessò di Faro e vi pose un presidio

E per conseguenza di ciò si garantì in sicurezza l'afflusso per mare di frumento e rinforzi

Mandò infatti richieste di aiuto attorno, per tutte le province vicine
Reliquis oppidi partibus sic est pugnatum, ut aequo proelio discederetur et neutri pellerentur (id efficiebant angustiae loci), paucisque utrimque interfectis Caesar loca maxime necessaria complexus noctu praemuniit

In eo tractu oppidi pars erat regiae exigua, in quam ipse habitandi causa initio erat inductus, et theatrum coniunctum domui quod arcis tenebat locum aditusque habebat ad portum et ad reliqua navalia

Has munitiones insequentibus auxit diebus, ut pro muro obiectas haberet neu dimicare invitus cogeretur

Interim filia minor Ptolomaei regis vacuam possessionem regni sperans ad Achillam sese ex regia traiecit unaque bellum administrare coepit

Sed celeriter est inter eos de principatu controversia orta; quae res apud milites largitiones auxit; magnis enim iacturis sibi quisque eorum animos conciliabat
Nelle altre parti della città si combatté in modo che ci si ritirò alla pari e nessuno dei due contendenti fu ricacciato (causa di ciò fu l'angustia del luogo); pochi uomini furono uccisi da entrambe le parti; Cesare si impadronì dei punti strategici e di notte li fortificò

In quella zona della città vi era una piccola parte della reggia, che egli aveva subito occupato per abitarvi, e il teatro, collegato alla reggia, che fungeva da rocca e aveva un accesso al porto e ai cantieri navali del re

Nei giorni successivi potenziò queste fortificazioni, perché, avendole di fronte, gli servissero da mura e non fosse costretto a combattere contro la sua volontà

Frattanto la figlia minore del re Tolomeo, nella speranza del possesso del regno vacante, lasciò la reggia rifugiandosi da Achilla e incominciò a dirigere la guerra insieme a lui

Ma in breve tempo sorse tra loro una contesa sul potere supremo e ciò fece sì che le elargizioni ai soldati fossero aumentate; ciascuno cercava infatti di conquistarsi il loro favore con grandi profusioni di denaro

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Haec dum apud hostes geruntur, Pothinus, nutricius pueri et procurator regni in parte Caesaris, cum ad Achillam nuntios mitteret hortareturque, ne negotio desisteret neve animo deficeret, indicatis deprehensisque internuntiis a Caesare est interfectus

Haec initia belli Alexandrini fuerunt

Mentre presso i nemici accadeva ciò, Potino [tutore del fanciullo e reggente del regno, che si trovava nel quartiere occupato da Cesare] mandava ambasciatori ad Achilla esortandolo a non desistere dall'impresa e a non perdersi d'animo; i suoi messaggeri furono denunziati e catturati ed egli fu ucciso

Questi furono gli inizi della guerra alessandrina

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