Quella fuga sulla fascia nel cartone animato di Holly e Benji

Quella fuga sulla fascia nel cartone animato di Holly e Benji

il calciatore ha la palla al piede. Primo piano sul suo volto, sofferente per lo sforzo e per la tensione: la goccia di sudore ferma sulla tempia, la bocca tirata, gli occhi grandi e attenti. Il giovane calciatore si sta incitando, Si sta dicendo che questa azione è importantissima, fondamentale per la squadra e per la propria vita

probabilmente siamo all'ultimo minuto di gara: deve farcela! Intanto percorre il campo di gioco, che è tanto vasto da mostrare la linea orizzontale: ancora una volta il personaggio in cima al mondo. Ogni tanto qualche avversario si avvicina e lui lo scavalca con una finta o con un dribbling, per continuare a correre in quella immensa prateria, per continuare il suo dialogo con se stesso

Tra il pubblico qualcuno lo guarda, e sta commentando l'azione: e il personaggio che ora batte gli occhi e muove la bocca, mentre gli altri sono fermi in atteggiamento eccitato: il nostro campione sa di essere al centro dell'attenzione ma il campo è lungo, lunghissimo e la fuga continua, palla incollata al piede, tra tifo del pubblico e pensieri concitati.

sempre più teso e sudato il nostro protagonista riesce a entrare in area di rigore e qui finalmente fa partire un tiro fortissimo che si avvicina alla porta con estrema lentezza. Le facce dei giocatori e quella degli spettatori in tribuna sono in fremente attesa di sapere come andrà a finire l'azione.

Si sente solo il sibilo della palla che continua ad avvicinarsi alla porta disegnando mille linee cinetiche. Il portiere si è già lanciato per prenderla, la mano si avvicina alla sfera, gli occhi di tutti stanno afferrando l'attimo e ... e a questo punto può essere che la palla venga deviata, oppure che entri in porta, oppure ma è meno probabile, che esca fuori o che prenda in pieno il palo. Insomma può accadere qualsiasi cosa appunto ma se per caso il pallone andrà in rete e non siamo all'ultima puntata della serie, è molto probabile che i nuovi problemi ricadranno comunque sul nostro eroe.

il ragazzo giapponese che guarda la televisione da solo sa quanto è faticoso crescere e, sa che la competizione con gli altri è cominciata fin dai primi anni di vita, che le sue prestazioni scolastiche possono pregiudicare la sua vita lavorativa. la competizione è protagonista, ed è tutto ciò di cui parlano i cartoni giapponesi: essere orfani, essere robot, essere disperatamente tesi verso una meta, essere, soprattutto soli contro il mondo. Il lavoro del singolo è finalizzato al successo del gruppo, della squadra

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