L'opera vede al centro la Madonna la cui attenzione è concentrata sul bambino Gesù che tiene saldo con il braccio sinistro, gioca con lui. Sembra gli stia facendo il solletico con le dita. Forse Gesù cerca di divincolarsi. E' sereno e tranquillo tra le braccia della madre. La vergine è seduta sopra delle nuvole, alle sue spalle un disco solare e vari putti quasi sfumati.
Nel registro inferiore cinque personaggi che assistono all'apparizione. Tutti guardano verso l'alto tranne uno, Giovanni il Battista, riconoscibile anche dai miseri vestiti che indossa. Guarda verso l'osservatore e con il dito indica verso l'alto invitandoci ad osservare. Affianco c'è san Francesco d'Assisi, è in ginocchio. Entrambi portano con loro una croce, prefigurazione della passione
A destra san Girolamo sta presentando il committente alla Vergine. Chiaro il segno di benevolenza espressa con la mano che poggia sul capo dell'uomo. Si tratta di Sigismondo dei Conti, segretario di papa Giulio II. E' inginocchiato, prega ed è ritratto di profilo. Indossa un ricco mantello rosso da cui spuntano le maniche nere. Sigismondo incontra Raffaello che a Roma fu introdotto alla corte papale da un suo conterraneo, il Bramante. Fa una commissione come voto alla Vergine per aver salvato la propria casa di Foligno colpita da un fulmine. Al centro un angelo guarda incantanto in direzione della visione celeste, tiene in mano una tavola ma sopra non c'è scritto niente.
Sullo sfondo un paesaggio, una cittadina sovrastata da un arco luminoso. Per alcuni potrebbe essere la casa di Sigismondo protetta da un arcobaleno. Verso di essa è diretto un meteorite o un fulmine rappresentato da un rosso bagliore. Per altri è una cometa nel qual caso si tratterebbe di Betlemme. I sostenitori di questa ultima ipotesi fanno affidamento al leone che si affaccia dietro san Girolamo. Questa comparsa fa riferimento alla tradizione che narra che il santo salvò un leone togliendogli una spina dalla zampa presso Betlemme