Livio, Ab urbe condita: Libro 24; 31-40, pag 4

Livio, Ab urbe condita: Libro 24; 31-40

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 24; 31-40
inde tantus terror pauorque omnes occupauit ut non modo alius quisquam arma caperet aut castris pellere hostem conaretur, sed etiam ipse rex, sicut somno excitus erat, prope seminudus fugiens, militi quoque nedum regi uix decoro habitu ad flumen nauesque perfugerit

eodem et alia turba effusa est

paulo minus tria milia militum in castris aut capta aut occisa; plus tamen hominum aliquanto captum quam caesum est

castris direptis Apolloniatae catapultas ballistas tormentaque alia quae oppugnandae urbi comparata erant ad tuenda moenia, si quando similis fortuna uenisset, Apolloniam deuexere: cetera omnis praeda castrorum Romanis concessa est

haec cum Oricum essent nuntiata, M Ualerius classem extemplo ad ostium fluminis duxit, ne nauibus capessere fugam rex posset
Tutti furono allora invasi da uno spavento e da un terrore così grandi, che nessuno prese le armi o tentò di cacciare il nemico dagli accampamenti; perfino lo stesso re, appena si destò dal sonno, fuggì così com'era quasi seminudo, in condizioni poco decorose per un soldato e tanto meno poi per un re e corse a rifugiarsi verso le navi in prossimità del fiume

Tutta l'altra gente si precipitò nella stessa direzione

negli accampamenti furono catturati ed uccisi poco meno di tremila soldati; tuttavia, fu alquanto maggiore il numero dei prigionieri di quello degli uccisi

Saccheggiati gli alloggiamenti, gli abitanti di Apollonia, per difendere la città se si verificasse ancora un simile caso, vi trasferirono le catapulte, le baliste e le altre macchine da guerra che erano state preparate per dare l'assalto ad Apollonia; tutto l'altro bottino, raccolto negli accampamenti, fu lasciato ai Romani

Quando queste notizie giunsero ad Orico, M Valerio condusse subito la flotta alla foce del fiume, affinché il re non potesse salvarsi fuggendo sulle navi
itaque Philippus, neque terrestri neque nauali certamini satis fore parem se fidens, subductis nauibus atque incensis terra Macedoniam petit, magna ex parte inermi exercitu spoliatoque

Romana classis cum M Ualerio Orici hibernauit

Pertanto, Filippo, disperando di poter affrontare una battaglia né per terra né per mare con pari forza, tirate in secco ed incendiate le navi, per via di terra si diresse verso la Macedonia con l'esercito in gran parte disarmato e privo di tutto

La flotta romana con M Valerio passò l'inverno ad Orico

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