Garibaldi veste la celebre camicia rossa, nascosta da un lungo tabarro scuro, e abbassa lo storico cappello in un famigliare, affettuoso gesto di saluto. Accanto a lui, irrigiditi dalla posa, stanno due personaggi, tradizionalmente identificati come Giuseppe Sirtori e Istvan Turr, entrambi al fianco di Garibaldi fin dal 1849.
Se per il generale Tour non sussistono dubbi - fisionomia e abito sono infatti gli stessi di numerose fotografie - la figura di Sirtori - quella sulla destra, che volge le spalle alla folla - sembra avere tratti e l'atteggiamento di un altro noto protagonista della spedizione, Nino Bixio, anche se i lunghi capelli "alla Nazarena" e lo sguardo ispirato corrispondono alle sue coeve descrizioni. Il profilo di Bixio sembrerebbe inoltre stagliarsi tra i volti dei volontari nella barca sulla destra; veste la divisa dei cacciatori delle Alpi e ha il capo coperto dalla rosso berretto di ordinanza.
Tutto è pronto per la partenza; i bagagli di Garibaldi, una semplice e malconcia borsa di pelle nera etichettata col suo nome e una cassa che un pescatore sta issando a bordo, verranno caricati per ultimi. Sulla riva stanno le donne, i figli, i genitori: attendono la partenza, si attardano a stringere i propri cari in un ultimo abbraccio: i padri baciano i bambini, i mariti consolano le mogli. Dietro di loro Il paesaggio quasi arde nella luce del crepuscolo ( l'imbarco avvenne in realtà in piena notte ), mentre le case si stagliano luminose sull'orizzonte e la costa silenziosa sembra unirsi nell'abbraccio ai Patrioti.
Il dipinto era stato realizzato per decorare la splendida Villa Claudina di Tavernola, sul lago di Como, proprietà del Lombardo Pietro Gonzalez, patriota e imprenditore nel campo stradale e ferroviario