All'osteria della luna piena Poi si fa guidare a un'osteria, piena di sediziosi e ladruncoli, da uno sconosciuto che cerca di indagare sulla sua identità e che l'oste sembra riconoscere con fastidio. Renzo gli offre da bere. Penna, carta e calamaio L'oste presenta a Renzo la carta su cui scrivere, secondo la legge, le sue generalità. Il giovane si rifiuta e inveisce contro l'uso che il potere da della scrittura
Ma, sempre più ubriaco, rivela molte notizie di sé, mentre l'oste e l'accompagnatore di Renzo si scambiano occhiate d'intesa.
Il tranello. Con un tranello il compagno di Renzo gli carpisce le generalità e poi subito lo Lascia Renzo ubriaco Renzo, deluso dallo sgarbato congedo dell'amico, continua a bere e, poiché non ne ha l'abitudine, si ubriaca e comincia a fare sproloqui, contro l'oste, contro i potenti, persino contro Ferrer. Si lascia quasi sfuggire i nomi delle persone implicate nella sua storia, ma per fortuna tace quello di Lucia. Gli avventori si prendono gioco di lui.
La struttura: Il capitolo ha una struttura bipartita, determinata dai due diversi luoghi in cui si svolge la vicenda: prima quello esterno dei tumulti, poi quello dell'osteria. Ma l'osteria è un luogo di mezzo, tra esterno e interno, e perciò in qualche modo Renzo continua nell'osteria lo stesso discorso che ha cominciato all'esterno.