[25] Hic tu fortasse eris diligens ne quam ego horam de meis legitimis horis remittam; nisi omni tempore quod mihi lege concessum est abusus ero, querere, deum atque hominum fidem implorabis, circumveniri C Verrem quod accusator nolit tam diu quam diu liceat dicere Quod mihi lex mea causa dedit, eo mihi non uti non licebit Nam accusandi mihi tempus mea causa datum est, ut possem oratione mea crimina causamque explicare: hoc si non utor, non tibi iniuriam facio, sed de meo iure aliquid et commodo detraho "Causam enim", inquit, "cognosci oportet": ea re quidem quod aliter condemnari reus, quamvis sit nocens, non potest Id igitur tu moleste tulisti, a me aliquid factum esse quo minus iste condemnari posset |
[25] A questo punto tu forse ti farai parte diligente per impedire che io rinunci a qualcuna delle ore che la legge mi concede per la mia arringa; se non consumerò fino allultimo minuto tutto il tempo a mia disposizione, farai le tue lagnanze, invocherai laiuto divino e umano contro la trappola tesa a C Verre da un accusatore che si rifiuta di parlare per tutto il tempo concessogli Non mi sarà dunque permesso di rinunciare a quanto mi è concesso dalla legge nel mio esclusivo interesse Ché è tutto a mio vantaggio il tempo che è a mia disposizione per laccusa, per poter cioè con la mia arringa sviluppare i capi dimputazione e il nucleo della causa, se non usufruisco di questo tempo, non è te che danneggio, ma riduco in parte i diritti e i vantaggi concessi allaccusa Ma, ribatte, la causa devessere esaminata a fondo:certo, perché altrimenti non si potrebbe arrivare alla condanna dellimputato, fosse pure stracarico di colpe Tu dunque ti sei dispiaciuto che io abbia fatto qualcosa tale da ostacolare la condanna di costui |
Nam causa cognita possunt multi absolvi, incognita quidem condemnari nemo potest [26] "Adimo enim comperendinatum": quod habet lex in se molestissimum, bis ut causa dicatur quod aut mea causa potius est constitutum quam tua, aut nihilo tua potius quam mea Nam si bis dicere est commodum, certe utriusque commune est; si eum qui posterius dixit opus est redargui, accusatoris causa, ut bis ageretur, constitutum est Verum, ut opinor, Glaucia primus tulit ut comperendinaretur reus; antea vel iudicari primo poterat vel amplius pronuntiari Utram igitur putas legem molliorem Opinor, illam veterem, qua vel cito absolvi vel tarde condemnari licebat |
Infatti lesame approfondito di una causa può comportare lassoluzione di molti, ma il mancato esame non può comportare la condanna di nessuno [26] Così escludo laggiornamento della causa: ma è questo larticolo più spiacevole della legge, la necessità dun doppio dibattimento- una norma fissata nellinteresse mio piuttosto che nel tuo, o per lo meno per nulla nel tuo piuttosto che nel mio Se infatti sostenere per due volte le proprie ragioni è un vantaggio, si tratta certamente dun vantaggio comune alle due parti; se però si pensa alla necessità di confutare le argomentazioni di chi ha parlato per ultimo, è nellinteresse dellaccusatore che sè fissato il secondo dibattimento Glaucia, come penso, propose per primo la legge di rinvio dellaccusato a un secondo dibattimento; in precedenza si poteva emettere subito la sentenza od ordinare un supplemento dinchiesta Quale delle due leggi ritieni dunque più mite Secondo me quella antica, che consentiva o unassoluzione immediata o una condanna ritardata |
Ego tibi illam Aciliam legem restituo, qua lege multi semel accusati, semel dicta causa, semel auditis testibus condemnati sunt, nequaquam tam manifestis neque tantis criminibus quantis tu convinceris Puta te non hac tam atroci, sed illa lege mitissima causam dicere Accusabo; respondebis; testibus editis ita mittam in consilium ut, etiamsi lex ampliandi faciat potestatem, tamen isti turpe sibi existiment non primo iudicare [X, 27] Verum si causam cognosci opus est, parumne cognita est Dissimulamus, Hortensi, quod saepe experti in dicendo sumus Quis nos magnopere attendit umquam in hoc quidem genere causarum, ubi aliquid ereptum aut ablatum a quopiam dicitur |
Io rimetto in vigore per te la legge Acilia, in forza della quale dopo un solo discorso daccusa, una sola arringa di difesa e una sola audizione dei testi, si sono avute molte condanne pure nel caso di capi daccusa non così evidenti né cosi gravi come quelli di cui tu risulti colpevole Supponi che la tua difesa sia regolata non già dallattuale legge così dura, ma da quella antica, tanto mite Io pronuncerò laccusa;tu replicherai; ma con la deposizione dei testi sarà tale la disposizione danimo con la quale farò votare i giudici che, anche se la legge prevede la possibilità dun supplemento dinchiesta, riterrebbero una vera vergogna per loro non emettere immediatamente la sentenza [X, 27] Ma se una causa ha bisogno di un esame approfondito, la nostra non è stata sufficientemente esaminata Noi fingiamo dignorare, Ortensio, un dato di fatto di cui spesso abbiamo fatto esperienza parlando in tribunale Chi mai ci ha prestato una grande attenzione in una causa come questa, dove una persona viene processata sotto limputazione di estorsione o di furto |
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Nonne aut in tabulis aut in testibus omnis exspectatio iudicum est Dixi prima actione me planum esse facturum C Verrem HS quadringentiens contra leges abstulisse Quid Hoc planius egissem, si ita narrassem "Dio quidam fuit Halaesinus, qui, cum eius filio praetore C Sacerdote hereditas a propinquo permagna venisset, nihil habuit tum neque negoti neque controversiae Verres simul ac tetigit provinciam, statim Messana litteras dedit, Dionem evocavit, calumniatores ex sinu suo adposuit qui illam hereditatem Veneri Erycinae commissam esse dicerent; hac de re ostendit se ipsum cogniturum |
Lattesa dei giudici non è tutta rivolta ai documenti contabili o alle testimonianze Nella mia prima arringa daccusa ho affermato che avrei dimostrato che C Verre si è illegalmente appropriato di 40000000 di sesterzi Che Forse che la dimostrazione sarebbe stata più evidente se avessi fatto un racconto di questo genere Cera un tale Dione di Alesa, al figlio del quale era toccata da parte dun parente, quando governatore dellisola era C Sacerdote , una grossa eredità senza che la cosa suscitasse allora alcuna difficoltà né contestazione Non appena però Verre ebbe messo piede nella provincia, inviò immediatamente un dispaccio da Messina, convocò Dione, gli affibbiò come falsi accusatori alcuni appartenenti alla cerchia dei suoi intimi, i quali sostenessero che quella eredìtà era destinata a Venere Ericina; e fece sapere che della questione si sarebbe occupato lui personalmente |
" [28] Possum deinceps totam rem explicare, deinde ad extremum id quod accidit dicere, Dionem HS deciens centena milia numerasse ut causam certissimam obtineret; praeterea greges equarum eius istum abigendos curasse, argenti, vestis stragulae quod fuerit curasse auferendum Haec neque cum ego dicerem neque cum tu negares, magni momenti nostra esset oratio Quo tempore igitur auris iudex erigeret animumque attenderet |
[28] Un affare che potrei esporre nei suoi sviluppi successivi, per giungere infine alla conclusione che Dione sborsò un milione di sesterzi per vincere una causa che pure era di esito sicurissimo, e che Verre, inoltre, gli portò vi le sue mandrie di cavalle e gli tolse tutta largenteria e la tappezzeria che possedeva Di tutti questi fatti nè laffermazione da parte mia né la negazione da parte tua avrebbero una grande importanza Quando dunque il giudice drizzerebbe le orecchie facendosi attentissimo |
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Cum Dio ipse prodiret, cum ceteri qui tum in Sicilia negotiis Dionis interfuissent, cum per eos ipsos dies per quos causam Dio diceret reperiretur pecunias sumpsisse mutuas, nomina sua exegisse, praedia vendidisse; cum tabulae virorum bonorum proferrentur; cum qui pecuniam Dioni dederunt dicerent se iam tum audisse eos nummos sumi ut Verri darentur; cum amici, hospites, patroni Dionis, homines honestissimi, haec eadem se audisse dicerent [29] Opinor, cum haec fierent, tum vos audiretis, sicut audistis: tum causa agi vere videretur Sic a me sunt acta omnia priore actione ut in criminibus omnibus nullum esset in quo quisquam vestrum perpetuam accusationem requireret |
Quando si presentasse in tribunale Dione in persona nonché tutti gli altri allora legati al giro di affari di Dione in Sicilia, quando risultasse che proprio nei giorni in cui si difendeva in giudizio Dione contrasse dei debiti, riscosse i suoi crediti e vendette delle proprietà; quando si presentassero i libri contabili di persone dabbene; quando coloro che hanno dato del denaro a Dione dichiarassero che essi fin dallora avevano udito che quel denaro era preso in prestito per versarlo a Verre; quando gli amici, gli ospiti e i protettori di Dione, tutte persone di specchiata onestà, affermassero di averlo udito pure loro [29] , se non mi sbaglio, quando si verificasse tutto questo, è allora che voi ascoltereste con quellattenzione che avete già dimostrata; è allora che si avrebbe per voi la vera trattazione della causa Nel primo dibattimento io ho trattato tutte le questioni in modo tale che, in mezzo a tutti i capi daccusa, non ce nè stato uno solo che facesse sentire a qualcuno di voi il bisogno di un discorso daccusa continuato |
Nego esse quicquam a testibus dictum quod aut vestrum cuipiam esset obscurum aut cuiusquam oratoris eloquentiam quaereret | Affermo inoltre che tra le deposizioni dei testi non ce nè stata nessuna che riuscisse poco chiara a qualcuno di voi o che richiedesse il sostegno della parola dun avvocato |