fata per Aeneae iuro dextramque potentem, sive fide seu quis bello est expertus et armis: multi nos populi, multae ne temne, quod ultro praeferimus manibus vittas ac verba precantia et petiere sibi et voluere adiungere gentes; sed nos fata deum vestras exquirere terras imperiis egere suis | Giuro per i fati di Enea e per la potente destra, che è provato in fedeltà, in guerra e nell'armi: molti popoli, molte nazioni ci chiesero e ci vollero unire a sé, non disprezzarci perché per di più portiamo in mano bende sacre e parole invocanti;ma i fati degli dei pretesero coi loro ordini di cercarele vostre terre |
hinc Dardanus ortus, huc repetit iussisque ingentibus urget Apollo Tyrrhenum ad Thybrim et fontis vada sacra Numici | Da qui nacque Dardano, qui ritorna, con forti comandi Apollo lo impone, al Tevere tirreno ed ai sacri passaggi della fonte di Numico |
dat tibi praeterea fortunae parva prioris munera, reliquias Troia ex ardente receptas | Ti dà inoltre picoli doni della precedente fortuna, resti raccolti da Troia in fiamme |
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Virgilio, Eneide: Libro 02 - ALLA CASA DI ANCHISE
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hoc pater Anchises auro libabat ad aras, hoc Priami gestamen erat cum iura vocatis more daret populis, sceptrumque sacerque tiaras Iliadumque labor vestes | Con questo oro il padre Anchise libava presso gli altari, questa era l'insegna di Priamo, quando, chiamati i popoli,rendeva giustizia secondo la legge, lo scettro, la sacra tiara, le vesti, opera delle Iliadi |
' Talibus Ilionei dictis defixa Latinus obtutu tenet ora soloque immobilis haeret, intentos volvens oculos | A tali parole di Ilioneo, Latino tiene il volto fisso in tensione e immobile lo fissa al suolo, mantenendo gli occhi attenti |
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Virgilio, Eneide: Libro 12 - LA MORTE DI TURNO
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nec purpura regem picta movet nec sceptra movent Priameia tantum quantum in conubio natae thalamoque moratur, et veteris Fauni volvit sub pectore sortem: hunc illum fatis externa ab sede profectum portendi generum paribusque in regna vocari auspiciis, huic progeniem virtute futuram egregiam et totum quae viribus occupet orbem | Non commuove il re la porpora dipinta né lo commuovono gli scettri di Priamo tanto quanto si ferma sulle nozze ed il matrimonio della figli, ed agita nel cuore l'oracolo del vecchio Fauno:dai fati era questo quel genero predetto, partito da lontana sede e da pari auspici era chiamato al regno, per lui sarebbe stata la stirpe illustre per coraggio e con potenza occuperebbe tutto il mondo |
tandem laetus ait: 'di nostra incepta secundent auguriumque suum | Finalmente lieto disse: gli dei assecondino i nostri inizi ed la loro profezia |
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dabitur, Troiane, quod optas | Sarà concesso, Troiano, quel che desideri |
munera nec sperno: non vobis rege Latino divitis uber agri Troiaeve opulentia deerit | Non disprezzo i doni: sotto il re Latino non vi mancherà la fertile opulenza di ricco terreno o di Troia |
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ipse modo Aeneas, nostri si tanta cupido est, si iungi hospitio properat sociusque vocari, adveniat, vultus neve exhorrescat amicos: pars mihi pacis erit dextram tetigisse tyranni | Ora lo stesso Enea, se ha tanto desiderio di noi, se s'affretta ad unirsi in ospitalità e chiamarsi alleato, venga, né abbia paura di volti amici: per me sarà una parte di pace aver toccato la destra d'un sovrano |