L'umanesimo rappresenta il punto d'avvio di una nuova atmosfera culturale. Tale movimento sorge proprio in Italia, dove venivano chiamati umanisti quegli intellettuali che ponevano al centro della loro formazione culturale l'antichità classica e che esprimevano disprezzo e distacco nei confronti della cultura medievale e dell'uso volgare che si era fatto della lingue classiche quali latino e greco.
L'umanesimo è dunque caratterizzato dalla riscoperta delle humanae litterae che erano state bandite e disprezzate dalla cultura medioevale. Il rinascimento rappresenta la conquista di una cultura incentrata sull'uomo che si afferma proprio nel 300, 400 e 500. Vi fu una profonda trasformazione sia dell'arte che della letteratura; vengono poste le basi per il rinnovamento della scelta della fisica e dell'astronomia oltre che della filosofia e della politica.
Il termine rinascimento deriva dal sentimento di rinascita che si avvertì dopo il periodo oscurantista del medioevo. Il termine rinascimento tendeva ad esprimere la resurrezione delle virtù antiche inaugurando in tal modo una nuova era di progresso, ovvero l'età moderna.
Nel 1860 lo storico svizzero Burek Hardt dedicò una celebre opera alla civiltà Italiana del 400 nella quale viene messa in evidenza come il rinascimento sia completamente staccato dall'età che lo ha preceduto.