[2] Huic maiori rei publicae et in otio deseruire possumus, immo uero nescio an in otio melius, ut quaeramus quid sit uirtus, una pluresne sint, natura an ars bonos uiros faciat; unum sit hoc quod maria terrasque et mari ac terris inserta complectitur, an multa eiusmodi corpora deus sparserit; continua sit omnis et plena materia ex qua cuncta gignuntur, an diducta et solidis inane permixtum; quae sit dei sedes, opus suum spectet an tractet, utrumne extrinsecus illi circumfusus sit an toti inditus; inmortalis sit mundus an inter caduca et ad tempus nata numerandus |
[2] Noi possiamo essere utili a questo stato maggiore anche a riposo, anzi davvero non so se sia meglio a riposo per chiederci che cosa sia la virtù, se sia una sola o ne siano molte, se sia la natura o la civiltà a fare buoni gli uomini; se è una sola la cosa che abbraccia e mai e le terre e le cose inserite fra mare e terreo se un dio ha sparpagliato molti corpi di tal fatta; se la materia da cui sono nate tutte le cose sia continua e piena o discontinua e un vuoto mischiato a cose solide; quale sia la casa del dio, se il suo dovere è guardare o intervenire, se labbia abbracciata essendone rimasto fuori o se sia immanente a tutto; se il mondo sia immortale o se sia da annoverare fra le cose caduche e create per un determinato periodo |