vaporant et in mari ipso quae Licinii Crassi fuere, mediosque inter fluctus existit aliquid valetudini salutare | Ribollono anche nel mare stesso quelle che furono di Licinio Crasso, e in mezzo tra i flutti scaturisce qualcosa vantaggiosa per la salute |
[6] Iam generatim nervis prosunt pedibusve aut coxendicibus, aliae luxatis fractisve, inaniunt alvos, sanant vulnera, capiti, auribus privatim medentur, oculis vero Ciceronianae | [6] Secondo il genere poi giovano ai nervi o ai piedi o alle anche, altre alle lussazioni o alle fratture, liberano gli intestini, sanano le ferite, curano particolarmente il capo, le orecchie, invece le ciceroniane gli occhi |
dignum memoratu, villa est ab Averno lacu Puteolos tendentibus inposita litori, celebrata porticu ac nemore, quam vocabat M | Degno a ricordarsi, per quelli che vanno dal lago Averno a Pozzuoli c'è una villa situata sul litorale, rinomata per il portico e il bosco, che M |
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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 14, Paragrafi 61-72
Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 14, Paragrafi 61-72
Cicero Academian ab exemplo Athenarum, ibi compositis voluminibus eiusdem nominis, in qua et monumenta sibi instauraverat, ceu vero non et in toto terrarum orbe fecisset | Cicerone chiamava Accademia dal modello di Atene, essendo stati qui composti libri dello stesso nome, in questa si era costruito anche un monumento, come se poi non l'avesse fatto anche in tutto il mondo |
[7] huius in parte prima exiguo post obitum ipsius Antistio Vetere possidente eruperunt fontes calidi perquam salubres oculis, celebrati carmine Laureae Tulli, qui fuit e libertis eius, ut protinus noscatur etiam ministeriorum haustus ex illa maiestate ingenii | [7] Nella parte anteriore di questa poco dopo la morte dello stesso, quando era proprietario Antistio Vetere, sgorgarono sorgenti calde alquanto salutari per gli occhi, celebrate in un carme di Laurea Tullio, che fu un suo liberto, affinché subito si riconosca anche l'ispirazione dei servi da quella maestosità d'ingegno |
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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 20, Paragrafi 248-264
Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 20, Paragrafi 248-264
ponam enim ipsum carmen, ut ubique et non ibi tantum legi queat: | Infatti citerò il carme stesso, affinché possa essere letto ovunque e non solo lì: |