Troiani belli scriptorem, Maxime Lolli,dum tu declamas Romae, Praeneste relegi;qui, quid sit pulchrum, quid turpe, quid utile, quid non,plenius ac melius Chrysippo et Crantore dicit | A Preneste, Massimo Lollio mio, mentre tu declamavi a Roma, ho riletto il poeta della guerra troiana, che meglio e con maggior chiarezza di Cràntore e Crisippo, ci parla del bene e del male, di ciò che è utile o non è |
Cur ita crediderim, nisi quid te distinet, audi | Se non hai altro a cui pensare, ti dirò il perché di questa opinione |
Fabula, qua Paridis propter narratur amoremGraecia barbariae lento conlisa duello,stultorum regum et populorum continet aestum | Quel racconto, la lunga guerra che combatté la Grecia contro i barbari per l'amore di Paride, contiene tutte le passioni di re insensati e dei popoli loro |
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Antenor censet belli praecidere causam;quid Paris | Antenore propone di rimuovere la causa della guerra; ma Paride |
Vt saluus regnet uiuatque beatus cogi posse negat | no, non si può costringerlo a regnare fuor di ventura e vivere felice |
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Nestor componere litisinter Pelidem festinat et inter Atriden;hunc amor, ira quidem communiter urit utrumque | Nestore si affanna a comporre la lite fra Agamennone e Achille, l'uno contro l'altro infiammati d'odio e il primo anche d'amore |
Qucquid delirant reges, plectuntur Achiui | Impazziti i re, soffrono gli achei |
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Seditione, dolis, scelere atque libidine et ira Iliacos intra muros peccatur et extra | Sedizioni frodi delitti, dissolutezze e ira, le ignominie che si commettono e dentro e fuori le mura troiane |
Rursus, quid uirtus et quid sapientia possit,utile proposuit nobis exemplar Vlixen,qui domitor Troiae multorum prouidus urbes,et mores hominum inspexit, latumque per aequor, dum sibi, dum sociis reditum parat, aspera multapertulit, aduersis rerum inmersabilis undis | Di contro si propone Ulisse, esempio e simbolo di ciò che possono virtú e saggezza, Ulisse, che dopo aver vinto Troia, si preoccupò di conoscere le città e i costumi di molte genti, e che sull'ampia distesa del mare, in cerca del ritorno per sé e per i suoi, subí travagli d'ogni genere, senza lasciarsi mai sommergere dai marosi dell'avversa fortuna |
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Sirenum uoces et Circae pocula nosti;quae si cum sociis stultus cupidusque bibisset,sub domina meretrice fuisset turpis et excors, uixisset canis inmundus uel amica luto sus | Tu ricordi il canto delle Sirene e gli infusi di Circe: se mai, insieme ai suoi compagni, avesse ceduto alla voglia folle di berli, sfigurato e incosciente, sarebbe caduto in balia della volontà di una meretrice e avrebbe passato la vita come un cane randagio o un porco che sguazza nel fango |