Il Futurismo nell’arte, tesina

Il Futurismo nell’arte, tesina

Il futurismo è stato un movimento artistico e letterario italiano dell'inizio del XX secolo, che al netto rifiuto della tradizione unì l'esaltazione della vita moderna e dei suoi aspetti più caratteristici: la velocità, le macchine, le nuove metropoli e i complessi industriali

I principi del futurismo vennero elaborati dal poeta italiano Filippo Tommaso Marinetti, che ne pubblicò il manifesto teorico nel 1909; l'anno seguente Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Luigi Russolo, Carlo Carrà e Gino Severini stesero il Manifesto tecnico della pittura futurista.

In campo pittorico, i principi del futurismo portarono ad annullare l'opposizione, propria della pittura tradizionale, tra figura e ambiente e a rivedere lo stesso concetto di forma, non più ritratta nella sua fissità ma nel dinamismo del movimento.

Caratteristico dell'arte futurista fu il tentativo di rappresentare contemporaneamente le diverse azioni e le successive posizioni di un soggetto in movimento, con risultati simili a una fotografia stroboscopica o a una serie di fotografie scattate in rapida sequenza e stampate su una singola lastra; esempi interessanti sono il Geroglifico dinamico del Bal Tabarin (1912, Metropolitan Museum, New York) e Il treno blindato (1915, collezione Zeisler, New York), entrambi di Severini, e quadri quali La città che sale, di Boccioni (1910, Museum of Modern Art, New York) oppure Cane al guinzaglio di Balla (1912, Albright-Knox Art Gallery, Buffalo).

le due madri - Giovanni Segantini

In ambito letterario, al movimento si accostarono Aldo Palazzeschi, Corrado Govoni, Ardengo Soffici, mentre alle concezioni teatrali del futurismo diedero un contributo non soltanto teorico Settimelli e Prampolini. Vivace e aggressivo, il movimento rinnovò l'arte italiana anche nei settori della grafica, con Fortunato Depero, e dell'architettura, con Antonio Sant'Elia.

Pur nella sua breve vita, conclusasi verso il 1914 (anche se gli storici parlano di un secondo futurismo manifestatosi negli anni Trenta), il movimento esercitò una profonda influenza su molti artisti, quali Marcel Duchamp, Fernand Léger e Robert Delaunay in Francia e gli esponenti del futurismo e del costruttivismo in Russia come Majakovskij.

Stile. Non vi è dubbio che all'origine del futurismo italiano come avanguardia artistica vi sia il cubismo francese. L'importanza del cubismo a partire del 1910 fu tale da influire anche altri movimenti nazionali europei come l'espressionismo della Brucke in Germania.

Il Futurismo è poi implicato con il divisionismo. Al 1914 risale per tutti gli artisti futuristi l'abbandono del del cubismo analitico per una breve esperienza di cubismo sintetico. Al 1915-16 il ritorno a forme plastiche ed a una figurazione riconoscibile, il cosiddetto ritorno all'origine.

Nel primo futurismo lo stile è dissociato tra le due fugure cruciali del movimento: Balla e Boccioni. Il secondo futurismo non presenta una vera unità stilistica: appare nel suo insieme come un movimento eclettico. Importante in questa fase la comparsa del geometrismo di Balla e Depero. Dal 1925 al '40, gli artisti futuristi riprendono e variano, contaminandole con il surrealismo e la metafisica, le premesse poste da Braque e Picasso e questo rappresenta una continuità tra primo e secondo futurismo. Concludendo si può affermare che orientarsi nella pratica artistica del movimento significa prendere atto delle pluralità di stili intrinseca. La molteplicità dell'attività creativa in tutti gli aspetti dei vari artisti portò ad una varietà ampia di soluzioni stilistiche.