Cicerone, In Verrem: 02; 04-61-65

Cicerone, In Verrem: 02; 04-61-65

Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 04-61-65
[61] Nam reges Syriae, regis Antiochi filios pueros, scitis Romae nuper fuisse; qui venerant non propter Syriae regnum, nam id sine controversia obtinebant ut a patre et a maioribus acceperant, sed regnum Aegypti ad se et ad Selenen, matrem suam, pertinere arbitrabantur [61] Infatti sapete che i re di Siria, i giovani figli del re Antioco, erano poco tempo fa a Roma; costoro erano giunti non per il regno di Siria (infatti lo mantenevano senza contrasti come lo avevano ricevuto dal padre e dagli antenati), ma perché ritenevano che spettasse a loro e alla loro madre Selene il regno dEgitto
Ii posteaquam temporibus rei publicae exclusi per senatum agere qua voluerant non potuerunt, in Syriam in regnum patrium profecti sunt Questi, dopo che furono tenuti lontani dal difficile momento che lo Stato attraversava, non poterono far decidere delle cose, e ripartirono per la Siria, regno dei loro padri
Eorum alter, qui Antiochus vocatur, iter per Siciliam facere voluit, itaque isto praetore venit Syracusas Uno dei due, che si chiamava Antioco, volle fare il viaggio per la Sicilia e giunse a Siracusa quando costui era governatore

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Cicerone, In Verrem: 02; 04-76-80

Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 04-76-80

[62] Hic Verres hereditatem sibi venisse arbitratus est, quod in eius regnum ac manus venerat is quem iste et audierat multa secum praeclara habere et suspicabatur [62] A questo punto Verre credette che gli fosse giunta uneredità per il fatto che era giunto nel suo regno e nelle sue mani costui che, aveva setito dire, aveva e portava con sé molti splendidi (oggetti)
Mittit homini munera satis large haec ad usum domesticum, olei, vini quod visum est, etiam tritici quod satis esset, de suis decumis Manda alluomo molti doni per uso quotidiano, olio e vino che gli parve opportuno, anche il frumento che gli sembrava sufficiente (preso) dalle sue decime

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Cicerone, In Verrem: 02; 04-41-45

Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 04-41-45

Deinde ipsum regem ad cenam vocavit Poi invitò a pranzo il principe in persona
Exornat ample magnificeque triclinium; exponit ea, quibus abundabat, plurima et pulcherrima vasa argentea,--nam haec aurea nondum fecerat; omnibus curat rebus instructum et paratum ut sit convivium Adorna con grande magnificenza il triclinio; espone i molti e bellissimi vasi dargento che aveva in abbondanza (infatti questo doro non erano ancora stati fatti), si cura che il convito sia predisposto e preparato in ogni cosa

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Cicerone, In Verrem: 02; 04-51-55

Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 04-51-55

Quid multa Per non dirla alla lunga
rex ita discessit ut et istum copiose ornatum et se honorifice acceptum arbitraretur Il re andò via pensando che costui fosse pieno di eleganza e che fosse stato accolto con onoreficenza

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Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 03-86-90

Vocat ad cenam deinde ipse praetorem; exponit suas copias omnis, multum argentum, non pauca etiam pocula ex auro, quae, ut mos est regius et maxime in Syria, gemmis erant distincta clarissimis Dopo, lui invita a pranzo il governatore; espone i suoi tesori, molta argenteria, anche non poche coppe doro, che, secondo il costume del re e soprattutto in Siria erano impreziosite da gemme splendide

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Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 16-20

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Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 05-36-40

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Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 05-31-35