Cicerone, In Verrem: 02; 04-61-65, pag 2

Cicerone, In Verrem: 02; 04-61-65

Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 04-61-65
Erat etiam vas vinarium, ex una gemma pergrandi trulla excavata, manubrio aureo, de qua, credo, satis idoneum satis gravem testem, Minucium, dicere audistis Cera anche un recipiente per il vino, un mestolo ricavato da una sola pietra, con il manico doro, del quale ne avete sentito parlare Da Minucio che credo sia un testimone abbastanza competente e serio
[63] Iste unum quodque vas in manus sumere, laudare, mirari: rex gaudere praetori populi Romani satis iucundum et gratum illud esse convivium [63] Costui prende fra le mani ciascun singolo vaso, lo loda, lo ammira: il principe gioiva che quel convito era così piacevole e accetto al governatore e al popolo romano
Posteaquam inde discessum est, cogitare nihil iste aliud, quod ipsa res declaravit, nisi quem ad modum regem ex provincia spoliatum expilatumque dimitteret Ma dopo che andò via, non pensò ad altro se non al modo per spogliare e ripulire il principe e mandarlo via dalla provincia

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Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 04-76-80

Mittit rogatum vasa ea quae pulcherrima apud eum viderat; ait se suis caelatoribus velle ostendere Manda a chiedere i più bei vasi che aveva visto da lui; dice di volerli mostrare ai suoi cesellatori
Rex, qui illum non nosset, sine ulla suspicione libentissime dedit Il principe, che non lo conosceva, senza alcun sospetto glieli dà con piacere

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Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 04-41-45

Mittit etiam trullam gemmeam rogatum; velle se eam diligentius considerare Manda anche il mestolo di gemme che gli è stato chiesto; vuole esaminarlo con grande attenzione
Ea quoque ei mittitur Gli manda anche quello

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Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 04-51-55

[64] Nunc reliquum, iudices, attendite, de quo et vos audistis et populus Romanus non nunc primum audiet et in exteris nationibus usque ad ultimas terras pervagatum est [64] Ora, o giudici, ascoltate il resto, di cui ne avevate sentito parlare e il popolo romano non lo saprà per la prima volta e fra le tante nazioni si è divulgata fino nei posti sperduti
Candelabrum e gemmis clarissimis opere mirabili perfectum reges ii, quos dico, Romam cum attulissent, ut in Capitolio ponerent, quod nondum perfectum templum offenderant, neque ponere potuerunt neque vulgo ostendere ac proferre voluerunt, ut et magnificentius videretur cum suo tempore in cella Iovis Optimi Maximi poneretur, et clarius cum pulchritudo eius recens ad oculos hominum atque integra perveniret: statuerunt id secum in Syriam reportare ut, cum audissent simulacrum Iovis Optimi Maximi dedicatum, legatos mitterent qui cum ceteris rebus illud quoque eximium ac pulcherrimum donum in Capitolium adferrent I prìncipi di cui parlo avendo portatao a Roma un candelabro di gemme splendide lavorato con mirabile perfezione, per porlo in Campidoglio, non avevano trovato il tempio finito e non poterono porlo e non voleero esporlo al volgo e farlo vedere perché sarebbe apparso più bello posto a suo tempo nel sacrario di Giove Ottimo Massimo, e più sfolgorante quando la sua bellezza fosse giunta agli occhi della gente fresca ed integra: decisero di portarlo in Siria con loro, perché, quando avessero saputo della consacrazione della statua di Giove Ottimo Massimo, avrebbero mandato legati che portassero con le vostre cose quello straordinario e bellissimo dono

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Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 03-86-90

[65] Pervenit res ad istius auris nescio quo modo; nam rex id celatum voluerat, non quo quicquam metueret aut suspicaretur, sed ut ne multi illud ante praeciperent oculis quam populus Romanus [65] La cosa giunse alle orecchie di costui non so in che modo; infatti il principe avrebbe voluto nascondere la cosa, non perché temesse o sospettasse qualche cosa, ma per non far Pregustare quella cosa a molti occhi prima che al popolo romano

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