Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 10, Paragrafi 01-14, pag 3

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 10, Paragrafi 01-14

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 10, Paragrafi 01-14
Phemonoe, Apollinis dicta filia, dentes esse ei prodidit, mutae alias carentique lingua, eandem aquilarum nigerrimam, prominentiore cauda; consensit et Boeus Femonoe, detta figlia di Apollo, tramandò che essa ha i denti, per il resto muta e priva di lingua, la stessa la più nera delle aquile, con una coda più prominente; anche Boeo è d'accordo
huius ingenium est et testudines raptas frangere e sublimi iaciendo, quae fors interemit poetam Aeschylum, praedictam fatis, ut ferunt, eius diei ruinam secura caeli fide caventem E' istinto di questa anche fracassare le testuggini rapite col gettarle dall'alto, questa sorte uccise il poeta Eschilo, pur facendo attenzione, con sicura fiducia del cielo alla disgrazia di quel giorno, predetta dai fati, come tramandano
[8] quarti generis est percnopterus, eadem oripelargus, vulturina specie, alis minimis, reliqua magnitudine antecellens, sed inbellis et degener, ut quam verberet corvus; eadem ieiuniae semper aviditatis et querulae murmurationis [8] Della quarta specie è il percnopterus, lo stesso oripelargo, dall'aspetto di avvoltoio, con ali molto piccole, che supera per la restante grandezza, ma pauroso e degenere, tanto che il corvo lo batte; lo stesso sempre di avidità famelica e di lamentosa mormorazione

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 29, Paragrafi 16-60
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 29, Paragrafi 16-60

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 29, Paragrafi 16-60

sola aquilarum exanima fert corpora; ceterae, cum occidere, considunt Unica delle aquile porta via i corpi esanimi; le altre, quando hanno ucciso, si fermano
haec facit, ut quintum genus γνησιον vocetur velut verum solumque incorruptae originis, media magnitudine, colore subrutilo, rarum conspectu Questa cosa fa, che la quinta specie sia detta gnesion come la vera e sola di origine incorrotta, di media grandezza, di colore rossastro, rara a vedersi

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 09, Paragrafi 161 - 170
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Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 09, Paragrafi 161 - 170

superest haliaëtos, clarissima oculorum acie, librans ex alto sese visoque in mari pisce praeceps in eum ruens et discussis pectore aquis rapiens Rimane l'halietus, con acutissima vista degli occhi, che si libra dall'alto, visto un pesce in mare, gettandosi a precipizio su esso e afferrandolo con le acque aperte dal petto
[9] illa, quam tertiam fecimus, aquaticas aves circa stagna adpetit mergentes se subinde, donec sopitas lassatasque rapiat [9] Quella, che abbiamo classificato terza, attacca intorno agli stagni gli uccelli acquatici che s'immergono ripetutamente, finché li cattura addormentati e stanchi

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Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 11, Paragrafi 13 - 37

spectanda dimicatio, ave ad perfugia litorum tendente, maxime si condensa harundo sit, aquila inde ictu abigente alae et, cum adpetiit in lacu, scandente umbramque suam nanti sub aquam a litore ostendente, rursus ave in diverso et ubi minime se credat expectari emergente Una lotta da vedere, con l'uccello che tende verso i rifugi dei litorali, soprattutto se c'è un folto canneto, spingendolo poi l'aquila con un colpo di ala e, quando l'ha raggiunto sul lago, sollevandosi e mostrando la sua ombra a quello che nuota sott'acqua dalla riva, emergendo di nuovo l'uccello in un luogo diverso e dove crede minimamente di essere aspettato
haec causa gregatim avibus natandi, quia plures simul non infestantur respersu pinnarum occaecantes Questa la causa per gli uccelli del nuotare in gruppi, perché molti insieme non sono attaccati accecando con lo spruzzo delle ali

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Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 05, Paragrafi 61-87

saepe et aquilae ipsae, non tolerantes pondus adprehensum, una merguntur Spesso anche le aquile stesse, non sopportando il peso delle prede, sono sommerse insieme

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