[26] Celtiberi in Hispania, qui bello domiti se Ti Graccho dediderant, pacati manserant M Titinio praetore obtinente prouinciam | [26] I Celtiberi di Spagna che vinti in guerra serano arresi a Ti Gracco, erano rimasti pacifici per il tempo che il pretore M Titinio amministrò la provincia |
Rebellarunt sub adventum Ap Claudi orsique bellum sunt ab repentina oppugnatione castrorum Romanorum | Si sollevarono invece allarrivo di Ap Claudio e diedero principio alla guerra con improvviso attacco allaccampamento romano |
Prima lux ferme erat, cum vigiles in vallo quique in portarum stationibus erant, cum vidissent procul venientem hostem, ad arma conclamaverunt | Era lalba presso a poco, quando le sentinelle del vallo e dei posti di guardia alle porte, avvistato da lontano il nemico, diedero lallarme |
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Livio, Ab urbe condita: Libro 26; 11-20
Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 26; 11-20
Ap Claudius, signo proposito pugnae ac paucis adhortatus milites, tribus simul portis eduxit | Ap Claudio, esposto il segnale del combattimento, dopo brevi parole di esortazione alle truppe, contemporaneamente le fece uscire da tre porte |
Obsistentibus ad exitum Celtiberis primo par utrimque proelium fuit, quia propter angustias non omnes in faucibus pugnare poterant Romani; urguentes deinde alii alios secuti evaserunt extra vallum, ut pandere aciem et exaequari cornibus hostium, quibus circumibantur, possent, ita repente inruperunt, ut sustinere impetum eorum Celtiberi nequirent | Ostacolandone luscita i Celtiberi, dapprima la battagliarestò indecisa, poiché a causa dello stretto passaggio non tutti i Romani potevano essere impiegati nelle anguste imboccature del campo; ma poi facendo ressa e gli uni seguendo gli altri, uscirono fuori del vallo per poter distendere lo schieramento e pareggiare la fronte del nemico, dal quale erano circondati, scattarono così allimprovviso che i Celtiberi non furono in grado di sostenerne lassalto |
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Livio, Ab urbe condita: Libro 30; 04 - 07
Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 30; 04 - 07
Ante horam secundam pulsi sunt; ad quindecim milia capta, signa adempta duo et triginta | Prima dellora seconda erano già stati battuti; quindicimila circa i prigionieri, trentadue le insegne strappate |
Castra etiam eo die expugnata debellatumque; nam qui superfuere proelio, in oppida sua dilapsi sunt | Anche il campo fu conquistato in quel giorno e la guerra ebbe fine; i superstiti della battaglia si dispersero infatti nei rispettivi paesi |
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Livio, Ab urbe condita: Libro 05, 21-25
Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 05, 21-25
Quieti deinde paruerunt imperio | E di poi tranquilli accettarono la nostra sovranità |
[27] Censores eo anno creati Q Fulvius Flaccus et A Postumius Albinus legerunt senatum; princeps lectus M Aemilius Lepidus pontufex maximus | [27] I censori eletti in quellanno, Q Fulvio Fiacco ed A Postumio Albino, approntarono la scelta del senato: principe del senato fecero M Emilio Lepido, pontefice massimo |
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Livio, Ab urbe condita: Libro 34; 11 - 14
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De senatu novem eiecerunt; insignes notae fuerunt M Corneli Maluginensis, qui biennio ante praetor in Hispania fuerat, et L Corneli Scipionis praetoris, cuius tum inter civis et peregrinos iurisdictio erat, et L Fulvi, qui frater germanus et, ut Valerius Antias tradit, consors etiam censoris erat | Gli espulsi dal senato furono nove: provocarono scalpore le motivazioni di biasimo contro M Cornelio Maluginese, pretore in Spagna due anni prima, e contro il pretore in carica L Cornelio Scipione, che aveva giurisdizione fra cittadini e forestieri, e L Fulvio, fratello germano del censore e, a detta di Valerio Anziate, convivente anche nella stessa casa |