Livio, Ab urbe condita: Libro 22; 01-10, pag 4

Livio, Ab urbe condita: Libro 22; 01-10

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 22; 01-10
Si atro die faxit insciens, probe factum esto

Si nocte siue luce, si seruus siue liber faxit, probe factum esto

Si antidea senatus populusque iusserit fieri ac faxitur, eo populus solutus liber esto

Eiusdem rei causa ludi magni uoti aeris trecentis triginta tribus milibus, [trecentis triginta tribus] triente, praeterea bubus Ioui trecentis, multis aliis diuis bubus albis atque ceteris hostiis

Votis rite nuncupatis supplicatio edicta; supplicatumque iere cum coniugibus ac liberis non urbana multitudo tantum sed agrestium etiam, quos in aliqua sua fortuna publica quoque contingebat cura
Se qualcuno avrà compiuto il sacrificio in un giorno nefasto senza saperlo, sia fatto giustamente

Se questo sacrificio sarà fatto di notte o di giorno o da un servo o da un libero, sia ben fatto

Se poi sarà fatto prima che il senato e il popolo romano abbiano ordinato di farlo, di questo sacrificio il popolo sarà interamente libero

Allo stesso scopo furono votati giochi solenni con una spesa di trecentotrentatremilatrecentotrentatré assi e un terzo di asse; si deliberò, inoltre, di offrire in voto a Giove trecento buoi e a molte altre divinità buoi bianchi ed altre vittime

Pronunciati solennemente, secondo il rito i voti, fu ordinata una pubblica preghiera; andarono a supplicare non solo una folla di cittadini con mogli e figli, ma anche una moltitudine di contadini, tutti quelli che, data la loro discreta fortuna privata, erano presi da grande preoccupazione
Tum lectisternium per triduum habitum decemuiris sacrorum curantibus: sex puluinaria in conspectu fuerunt, Ioui ac Iunoni unum, alterum Neptuno ac Mineruae, tertium Marti ac Veneri, quartum Apollini ac Dianae, quintum Volcano ac Vestae, sextum Mercurio et Cereri

Tum aedes uotae

Veneri Erycinae aedem Q Fabius Maximus dictator uouit, quia ita ex fatalibus libris editum erat ut is uoueret cuius maximum imperium in ciuitate esset; Menti aedem T Otacilius praetor uouit

I decemviri addetti ai sacrifici provvidero a fare per tre giorni un lettisternio; furono preparati in pubblico sei letti: uno per Giove e Giunone, l'altro per Nettuno e Minerva, un terzo per Marte e Venere un quarto per Apollo e Diana, un quinto per Vulcano e Vesta e un sesto per Mercurio e Cerere

Furono poi promessi in voto dei templi

Il dittatore Q Fabio Massimo promise in voto un tempio a Venere Ericina, perché era scritto nei libri Sibillini che il voto fosse fatto da colui che teneva nella città il massimo potere; il pretore T Otacilio consacrò a sua volta un tempio alla dea Mente

Maybe you might be interested

Livio, Ab urbe condita: Libro 41; 01 - 05
Livio, Ab urbe condita: Libro 41; 01 - 05

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 41; 01 - 05

Livio, Ab urbe condita: Libro 40; 21 - 25
Livio, Ab urbe condita: Libro 40; 21 - 25

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 40; 21 - 25

Livio, Ab urbe condita: Libro 06, 31-35
Livio, Ab urbe condita: Libro 06, 31-35

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 06, 31-35

Livio, Ab urbe condita: Libro 27; 23 - 24
Livio, Ab urbe condita: Libro 27; 23 - 24

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 27; 23 - 24

Livio, Ab urbe condita: Libro 30; 11 - 12
Livio, Ab urbe condita: Libro 30; 11 - 12

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 30; 11 - 12

Livio, Ab urbe condita: Libro 31; 19 - 22
Livio, Ab urbe condita: Libro 31; 19 - 22

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 31; 19 - 22

Livio, Ab urbe condita: Libro 37; 36 - 40
Livio, Ab urbe condita: Libro 37; 36 - 40

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 37; 36 - 40

Livio, Ab urbe condita: Libro 29; 18 - 20

Livio, Ab urbe condita: Libro 01, 16-30

Livio, Ab urbe condita: Libro 01, 01-15

Livio, Ab urbe condita: Libro 21; 11-20

Livio, Ab urbe condita: Libro 34; 01 - 04

Livio, Ab urbe condita: Libro 21; 21-30