Il destino brillante di Marie Curie

il destino brillante di Marie Curie

la donna che ha superato povertà, discriminazione di genere e pregiudizio, colorando la sua vita di un azzurro brillante ... l'azzurro del radio

Marie Curie nasce a Varsavia, ultima di 5 figli. Viveva in una famiglia orgogliosamente nazionalista e questo costò il posto di direttore di un istituto al padre, il quale per mantenere la famiglia fu costretto ad ospitare gente a casa offrendo loro vitto, alloggio e istruzione.  Maria e la sorella Elena dormivano perciò in sala da pranzo su dei divani e la mattina dovevano svegliarsi all'alba per sistemare la cucina prima che arrivassero gli ospiti a fare colazione.

A meno di 10 anni perde una sorella poi la madre, portate via dal tifo. A scuola non socializza facilmente con gli altri bambini ma negli studi è molto brava. Quando finisce le scuole secondarie, smania con la sua curiosità, ad accedere agli studi superiori per diventare scienziata, ma nella Polonia in cui visse, quel tipo di istruzione era accessibile solo agli uomini. Anche sua sorella Bronisława , che lei chiama Bronia, ha lo stesso sogno apparentemente irrealizzabile. Le due decidono di fare un patto

I bambini erano oggetto di sospetti e spionaggio; sapevano che una sola conversazione in polacco o un commento imprudente avrebbero danneggiato gravemente non solo loro, ma anche le loro famiglie. Tale era l'ostilità che perdevano la gioia di vivere, e l'inquietudine e l'indignazione si impossessavano prematuramente della loro infanzia

Marie Curie

Marie andrà a lavorare e manderà i soldi guadagnati alla sorella a Parigi per sostenere gli studi. Quando Bronia otterrà la laurea, ricambierà l'impegno della sorella. Nel 1885 Marie trova lavoro come governante lontana da Varsavia e la sorella parte per Parigi.

Nel 1891 la sorella diventa medico e si sposa, ora può mantenere la sua parte del patto a parti invertite. In quello stesso anno Marie la raggiunge a Parigi e si iscrive all'università, scegliendo come facoltà le scienze. Come studentessa si rivela pignola e brillante e in quegli anni si innamora anche di Pierre Curie, un matematico e fisico, che sposerà nel 1895, un anno dopo averlo conosciuto.

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Insieme, condividono la passione per la scienza, e trascorrono la loro vita nella ricerca. Studiano un minerale chiamato Uraninite, che è radioattivo e dal quale si estrae uranio. Da questi studi nel 1898 scoprono il polonio. Lo chiamano così in onore del paese natale di Marie Curie e il nuovo materiale risulta essere centinaia di volte più radioattivo dell'uranio. In seguito scoprono un secondo nuovo elemento, il radio, che si rivela più stabile del polonio. Di queste due scoperte parlerà nella sua tesi di laurea. Tutto il giorno lo trascorre nel laboratorio arrangiato con il marito per gli esperimenti, maneggia spesso il solfuro di idrogeno, gas tossico, per purificare la uraninite. Questi materiali saranno fatali per la sua futura malattia. I sali di di radio puri che i due scienziati producono sono privi di colore, ma ma se messi in una provetta di vetro, diventano azzurri brillando al buio come anche i vestiti e i quaderni con gli appunti usati nel capannone. Quell'ammaliante colore intenso nasconde però una terribile sorpresa

i sali di radio privi di colore, diventano azzurri a contatto con il vetro i sali di radio privi di colore, diventano azzurri a contatto con il vetro

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Marie Curie con il marito Pierre nel loro laboratorio Marie Curie con il marito Pierre nel loro laboratorio

A parigi la sua fama è crescente e con la fama arrivano riconoscimenti e finanziamenti, nasce la radioterapia. Marie Curie non aspira a diventare ricca e non brevetta perciò il processo di isolamento del radio, donando la sua scoperta alla scienza. Nel 1903 è nobel per la fisica, prima donna a riceverlo. Tre anni dopo muore il marito e lei prende il posto del marito come insegnante ottenendo la cattedra alla Sorbona, prima volta per una donna.

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