Le festività di Abydos erano note per il carattere democratico dei rituali I mitici a cui tutti potevano prendere parte, Specie nella recita della Battaglia fra Horus e Seth.
I grandi festeggiamenti in onore di Osiride avevano luogo verso la fine del secondo mese dell'inondazione, cioè verso il 2 settembre. In questo particolare periodo dell'anno si concentra la maggior parte dei festeggiamenti, e la ragione è da ricercare nel fatto che le terre erano inondate e quindi non si poteva lavorare nei campi: era il periodo ideale per i festeggiamenti e le rappresentazioni rituali legati al nuovo anno
gli spettacoli, messi in scena dai notabili della comunità, sfoggiavano dei costumi molto ricchi. Venivano aperti da una imponente processione guidata dal gran sacerdote che indossava la maschera del dio Anubis o Upuat, colui che Apre la Via. Era necessario farsi largo a forza fra la folla perché la via non si apriva facilmente. Come la comunità cattolica che recita la parte della folla che sbraita per ottenere la liberazione di Barabba nelle rappresentazione della passione di Cristo durante la Quaresima, così gli antichi egizi interpretano il ruolo delle forze negative che sbarrano la via alla volontà degli Dei e cercano di evitare che la processione raggiunga il tempio. Si rappresentava la natura negativa di Seth che tenta di arginare la trasformazione sacra del dio
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nel secondo atto, il dio Osiride veniva assassinato ritualmente da Seth. La folla allora inscenava il proprio irrefrenabile dolore, gemeva, si strappava i capelli, si imbrattava di fango. Poi la processione usciva dal tempio e si avviava verso la tomba di Osiride per i riti della sepoltura. Il viaggio verso Byblos era probabilmente messo in scena sul lago del tempio o su barche lungo il Nilo.
Lo spettacolo prevedeva Inoltre la rappresentazione della lotta contro i nemici di Osiride e comprendeva una lotta coi bastoni, una sorta di rissa fra ubriachi, con conseguenti ossa rotte fra i partecipanti. La rappresentazione terminava con il sollevamento del dio Osiride. A questo punto la folla gridava di gioia e si apriva un nuovo giro di danze, bevute e festeggiamenti
imitando le rudi dimostrazioni maschili della lotta eroica di Abydos, le sacerdotesse di Iside tenevano le loro feste e rappresentazioni nel tempio della dea il mese successivo. Due grandi sacerdotesse impersonavano le dee e recitavano il toccante testo chiamato "lamentazione di Iside e Neftis". I festeggiamenti rituali ricordavano la perdita del dio, la lunga ricerca del suo corpo e la successiva resurrezione opera delle due idee. Ci possiamo immaginare i pellegrini che si riuniscono fuori dal tempio mentre cantano le appassionate parole di Iside