Quantoque eius amplius processerat temporis, tanto erant alacriores ad custodias, qui classibus praeerant, maioremque fiduciam prohibendi habebant, et crebris Pompei litteris castigabantur, quoniam primo venientem Caesarem non prohibuissent, ut reliquos eius exercitus impedirent, duriusque cotidie tempus ad transportandum lenioribus ventis exspectabant | E quanto più il tempo passava, tanto più i comandanti della flotta nemica stavano vigili a sorvegliare e avevano maggiore speranza di tenere lontano i nostri; E con frequenti lettere di Pompeo venivano rimproverati, poiché non avevano saputo impedire in un primo momento l'arrivo di Cesare; ed erano pertanto ora incitati a ostacolare il resto dell'esercito; e così ogni giorno li aspettava una situazione più difficile per la navigazione a causa di venti sempre più deboli |
Quibus rebus permotus Caesar Brundisium ad suos severius scripsit, nacti idoneum ventum ne occasionem navigandi dimitterent, sive ad litora Apolloniatium [sive ad Labeatium] cursum dirigere atque eo naves eicere possent | Cesare turbato da questa situazione scrisse con tono alquanto duro ai suoi a Brindisi che, colto un vento propizio, non si lasciassero sfuggire l'opportunità di prendere il mare, per vedere se potevano dirigere la rotta verso il lido di Apollonia e condurre colà le navi |
Haec a custodiis classium loca maxime vacabant, quod se longius a portibus committere non audebant | Questi luoghi erano completamente privi di sorveglianza, perché le navi nemiche non osavano allontanarsi troppo dai porti |
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Cesare, De bello civili: Libro 01, 31-40
Latino: dall'autore Cesare, opera De bello civili parte Libro 01, 31-40
[26] Illi adhibita audacia et virtute administrantibus M Antonio et Fufio Caleno, multum ipsis militibus hortantibus neque ullum periculum pro salute Caesaris recusantibus nacti austrum naves solvunt atque altero die Apolloniam praetervehuntur | [26] I Cesariani danno prova di audacia e coraggio e, sotto il comando di Marco Antonio e Fufio Caleno, per incitamento degli stessi soldati che non si tiravano indietro di fronte a nessun pericolo per la salvezza di Cesare, approfittando del vento australe, salpano e il giorno dopo passano davanti ad Apollonia e Durazzo |
Qui cum essent ex continenti visi, Coponius, qui Dyrrachii classi Rhodiae praeerat, naves ex portu educit, et cum iam nostris remissiore vento appropinquasset, idem auster increbuit nostrisque praesidio fuit | Avvistatili dalla terraferma, Coponio, che a Durazzo comandava la flotta di Rodi, fa uscire dal porto le navi e, quando già si era avvicinato alle nostre navi favorito da un vento piuttosto debole, l'Austro cominciò a soffiare in modo violento e fu di aiuto ai nostri |
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Cesare, De bello civili: Libro 03; 81-90
Latino: dall'autore Cesare, opera De bello civili parte Libro 03; 81-90
Neque vero ille ob eam causam conatu desistebat, sed labore et perseverantia nautarum etiam vim tempestatis superari posse sperabat praetervectosque Dyrrachium magna vi venti nihilo secius sequebatur | Egli, invero, non demordeva per questo dal suo tentativo, ma con lo sforzo e la fatica dei marinai sperava di potere vincere la violenza della burrasca e di inseguire non di meno i nostri che pure avevano oltrepassato Durazzo grazie alla grande forza del vento |
Nostri usi fortunae beneficio tamen impetum classis timebant, si forte ventus remisisset | I nostri, pur favoriti dalla Fortuna, tuttavia temevano l'attacco della flotta nemica nel caso che il vento si fosse calmato |
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Latino: dall'autore Cesare, opera De bello civili parte Libro 03; 91-100
Nacti portum, qui appellatur Nymphaeum, ultra Lissum milia passuum III, eo naves introduxerunt (qui portus ab Africo tegebatur, ab austro non erat tutus) leviusque tempestatis quam classis periculum aestimaverunt | Trovandosi di fronte il porto, chiamato Ninfeo, a tre miglia da Lisso, vi fecero entrare le navi (questo porto era protetto dall'Africo, ma non riparato dall'Austro), giudicando il pericolo della tempesta minore di quello della flotta avversaria |
Quo simulatque introitum est, incredibili felicitate auster, qui per biduum flaverat, in Africum se vertit | Non appena furono entrati, per un incredibile colpo di fortuna, l'Austro che aveva soffiato per due giorni si mutò in Africo |
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Latino: dall'autore Cesare, opera De bello civili parte Libro 03; 71-80
[27] Hic subitam commutationem fortunae videre licuit | [27] Fu possibile allora vedere un improvviso capovolgimento della Fortuna |