Luna Park a Parigi - Giacomo balla

Luna Park a Parigi - Giacomo balla

durante il suo soggiorno Parigino del 1900 scopre lo spazio esistenziale della metropoli moderna e la potente suggestione della luce artificiale. All'epoca, Parigi si conquista il titolo di Ville Lumiere. Una delle attrazioni principali era il Palais dell'Elettricità, monumento alla luce elettrica, e secondo alcuni il padiglione che compare contro il buio notturno sullo sfondo del quadro

l'opera consacra l'ingresso della modernità urbana nell'opera di Balla. La luce artificiale è associata al movimento della giostra. E' una modernità gioiosa, accolta con aria di festa. L'ampia prospettiva, restituisce alla scena tutta la sua la grande vitalità. Le luci elettriche sono espressione della fiducia nella capacità della scienza di schiudere le porte di un avvenire tecnologico.

Torinese di nascita, romano d'adozione, Giacomo Balla applica nelle sue opere i principi della fotografia e quelli delle teorie scientifiche del colore. Eccelle Nella tecnica del  divisionismo, appresa sugli esempi di Pellizza da Volpedo, Segantini e Previati fino a diventarne maestro per i giovani Severini e Boccioni

Nell'anno 1925, la famiglia Balla versava in grave disagio, non solo economico, a causa dello sfratto imminente dalla casa di via Paisiello. nonostante ciò la notizia della mostra parigina dà all'artista un motivo di entusiasmo. Il compenso giunse da li a poco. Elica ricorda:

ricorderò sempre l'avvenimento di quando mio padre portò a casa la somma che aveva ricevuto per quel lavoro: una sera papà venne a casa con un fare misterioso, eravamo nella camera da pranzo ad aspettarlo, ci radunò tutte e poi cominciò a tirar fuori dalle tasche dei biglietti da mille lire; ne tirò fuori dalle tasche interne della giacca, da quelle del gilet e da quelle dei pantaloni; egli per fare più effetto aveva disposto il denaro ricevuto in tutte le tasche del suo vestito così che la cosa, con suo grande divertimento, non finiva mai. noi ne eravamo veramente sbalordite, non avevamo mai visto in casa nostra tanto denaro messo insieme. Marinetti era riuscito ad avere la somma di 40.000 lire per ciascuno dei tre pittori futuristi invitati: Balla, Depero e Trampolini. più in particolare

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