Alessandro Volta tiene una dimostrazione in presenza di Napoleone Bonaparte

Alessandro Volta tiene una dimostrazione in presenza di Napoleone Bonaparte

I risultati degli esperimenti di Alessandro Volta rivelarono che l'accostamento di soli due metalli diversi non generava una grande quantità di elettricità, sebbene fosse sufficiente per provocare un insolita sensazione. Fu a questo punto che Volta ebbe l'idea geniale di moltiplicare l'effetto sovrapponendo una serie di coppie di metalli unite da una soluzione salina

Prese allora un piccolo disco di rame e ve ne adagiò sopra uno di zinco, quindi collocò uno strato di cartone imbevuto di acqua salata, proseguì aggiungendo un disco di rame, uno di zinco e il cartone bagnato, quindi ancora rame, zinco e così via, fino a formare una colonna o una catasta. In altre parole, creò una pila, anche detta batteria. 

La funzione del cartone imbevuto di acqua salata era quella di trasmettere l'elettricità evitando il contatto tra i due metalli. Il risultato fu elettrizzante, probabilmente la rudimentale batteria non generò che pochi volt - l'unità di misura del potenziale elettrico che deve il suo nome allo scienziato italiano - ma la quantità prodotta fu sufficiente ad accendere una piccola scintilla nel momento in cui le due estremità furono collegate da un pezzo di filo, e a provocargli una lieve folgorazione. 

La notizia si diffonde.

Volta compì la sua scoperta nel 1799 e la voce si diffuse rapidamente. Nel 1801 tenne una dimostrazione in presenza di Napoleone Bonaparte ma, dato forse ancora più importante, nel marzo del 1800 aveva riferito i risultati a sir Joseph Banks, presidente della Royal Society in Gran Bretagna. La lunga lettera si intitolava: sull'elettricità eccitata dal semplice contatto di sostanze conduttrici di diversa natura

e forniva una descrizione dell'apparecchio di Volta: "pongo dunque orizzontalmente su una tavola, o una base qualunque, uno dei piatti metallici, per esempio uno d'argento, e su questo primo ne adatto un secondo di zinco, su questo secondo stendo uno dei dischi ammolliti, poi un altro piatto d'argento, seguiti immediatamente da un altro di zinco... a formare … una colonna tanto alta che possa sostenersi senza crollare".

Sprovvisto di un cicalino o di un semiconduttore per rilevare il voltaggio, Volta usò il proprio corpo senza preoccuparsi di eventuali scosse elettriche: "ora questa forza è tale che io arrivo a ricevere da una tale colonna, formata da 20 paia di piatti (ma non di più), delle commozioni che prendono tutto il dito, e lo colpiscono pure assai dolorosamente".

Volta dimostrò il funzionamento della pila elettrica a Napoleone all'istituto National di Parigi nel 1801. Napoleone fu talmente colpito dall'invenzione da nominarlo Conte quello stesso anno

Volta dimostrò il funzionamento della pila elettrica a Napoleone all'istituto National di Parigi nel 1801 Volta dimostrò il funzionamento della pila elettrica a Napoleone all’istituto National di Parigi nel 1801

Maybe you might be interested

ritratto di Napoleone Bonaparte, presidente della Repubblica Italiana - Andrea Appiani
ritratto di Napoleone Bonaparte, presidente della Repubblica Italiana - Andrea Appiani

Secondo una tradizione non confermata dalle fonti, dovrebbe essere stato Napoleone stesso a commissionare il proprio ritratto nelle vesti di Presidente della Repubblica Italiana per farne poi dormo a ...

la prima donna a vincere un premio nobel

Quale ente stabilisce cosa è cancerogeno

Astronomo - opera di Jan Vermeer

il destino brillante di Marie Curie

Wolfgang Pauli la prima volta che seguì una lezione di Einstein

i confini del mar dei Sargassi