volvis inflammatis contractisque admoventur; sic et menses cient, sedis inflammationes et condylomata leniunt, item nervorum dolores, luxata, articulorum nodos [51] efficaciora ad eadem strigmenta a balneis, et ideo miscentur suppuratoriis medicamentis nam illa, quae sunt e ceromate permixta caeno, articulos tantum molliunt, calfaciunt, discutiunt efficacius, sed ad cetera minus valent [52] excedit fidem inpudens cura, qua sordes virilitatis contra scorpionum ictus singularis remedii celeberrimi auctores clamant, rursus in feminis qua infantium alvo editas in utero ipso contra sterilitatem subdi censent; meconium vocant imo etiam ipsos gymnasiorum rasere parietes, et illae quoque sordes excalfactoriam vim habere dicuntur; panos discutiunt, ulceribus senum puerorumque et desquamatis ambustisve inlinuntur |
Sono applicate sugli organi femminili infiammati e rigidi; così agevolano anche i cicli, leniscono le infiammazioni e i condilomi del sedere, anche i dolori dei nervi, le lussazioni, i nodi delle articolazioni [51] Più efficaci per queste cose gli sfregamenti dopo i bagni, e perciò sono mescolati ai medicamenti per le suppurazioni Infatti quelle cose, che derivano dalla palestra miste al fango, rilassano tanto le articolazioni, riscaldano, sciolgono, ma servono meno per il resto [52] Oltrepassa la credibilità una vergognosa cura, per cui famosissimi autori ritengono le sporcizie dell'elemento virile di singolare rimedio contro le ferite degli scorpioni, pensano che siano applicate contro la sterilità quelle cose emesse nell'utero stesso dall'intestino dei neonati ancora in quello femminile; lo chiamano meconio Anzi che le stesse raschiano anche le pareti delle palestre, e anche quelle sporcizie sono dette avere una forza riscaldante; eliminano i tumori, sono spalmate sulle ferite di vecchi e fanciulli e sulle escoriazioni e ustioni |
[53] Eo minus omitti convenit ab animo hominis pendentes medicinas abstinere se cibo omni aut potu, alias vino tantum aut carne, alias balneis, cum quid eorum postulet valetudo, in praestantissimis remediis habetur his adnumeratur exercitatio, intentio vocis, ungui, fricari cum ratione; vehemens enim fricatio spissat, lenis mollit, multa adimit corpus, auget modica [54] in primis vero prodest ambulatio, gestatio et ea pluribus modis, equitatio stomacho et coxis utilissima, phthisi navigatio, longis morbis locorum mutatio, item somno sibi mederi aut lectulo et rara vomitione supini cubitus oculis conducunt, at proni tussibus, in latera adversus destillationes |
[53] A questo punto conviene meno che siano tralasciate le medicine che dipendono dall'animo dell'uomo Astenersi da ogni cibo e bevanda, talora solo dal vino o dalla carne, talora dai bagni, quando la loro salute richieda qualcosa, sia ritenuto fra i rimedi più validi A queste si aggiunge l'esercizio, l'intensità della voce, essere unti, essere frizionati con metodo; infatti lo sfregamento violento ispessisce, il lento ammorbidisce, la frequente smagrisce il corpo, la scarsa ingrossa [54] Dapprima poi giova la passeggiata, il movimento e questo in molti modi, l'equitazione utilissima per lo stomaco e le cosce, la navigazione per la tisi, il cambiamento dei luoghi per i mali duraturi, curarsi anche col sonno o col letto e con un vomito saltuario Quelli supini danno sollievo agli occhi, quelli proni invece alle tossi, sui lati contro i catarri |
Aristoteles et Fabianus plurimum somniari circa ver et autumnum tradunt, magisque supino cubitu, at prono nihil, Theophrastus celerius concoqui dextri lateris incubitu, difficilius a supinis [55] sol quoque, remediorum maximum, ab ipso sibi praestari potest, sicuti linteorum strigiliumque vehementia perfundere caput calida ante balnearum vaporationem et postea frigida saluberrimum intellegitur; item praesumere cibis et interponere frigidam eiusdemque potu somnos antecedere et, si libeat, interrumpere notandum nullum animal aliud calidos potus sequi, ideoque non esse naturales [56] mero ante somnos colluere ora propter halitus, frigida matutinis inpari numero ad cavendos dentium dolores, item posca oculos contra lippitudines certa experimenta sunt, sicut totius corporis valetudini in varietate victus inobservata |
Aristotele e Fabiano tramandano che si sogna moltissimo verso la primavera e l'autunno, e più con un riposo supino, invece nulla con uno prono, Teofrasto che si digerisce più facilmente con l'appoggio del fianco destro, più difficilmente da supini [55] Anche il sole, il massimo dei rimedi, può essere somministrato da se stessi, così come con l'energia dei panni e degli strigili Si considera molto salutare cospargere la testa con acqua calda prima del vapore dei bagni e poi con quelle fredda; anche bere la fredda prima dei cibi o bere durante e con il suo bere precedere i sonni anche interrompendo, se si vuole Da notare che nessun altro essere animato cerca bevande calde, pertanto non essere naturali [56] Sono esperienze sicure lavare per gli aliti le bocche con vino prima del sonno, per togliere i dolori dei denti con acqua fredda di mattina in numero dispari, anche con acqua e aceto gli occhi contro le cisposità, come per la salute di tutto il corpo nella varietà trascurata del vitto |
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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 13, Paragrafi 93-142
Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 13, Paragrafi 93-142
Hippocrates tradit non prandentium celerius senescere exta; verum id remediis cecinit, non epulis, quippe multo utilissima est temperantia in cibis L Lucullus hanc de se praefecturam servo dederat, ultimoque probro manus in cibis triumphali seni deiciebatur vel in Capitolio epulanti, pudenda re servo suo facilius parere quam sibi [57] Sternumenta pinna gravedinem emendant et si quis mulae nares, ut tradunt, osculo attingat, sternumenta et singultum ad hoc Varro suadet palmam alterna manu scalpere; plerique anulum e sinistra in longissimum dextrae digitum transferre, in aquam ferventem manus mergere Theophrastus senes laboriosius sternuere dicit [58] Venerem damnavit Democritus, ut in qua homo alius exiliret ex homine et, Hercules, raritas eius utilior |
Ippocrate tramanda che le viscere di chi non pranza invecchiano più velocemente; ma ha riferito ciò ai rimedi, non ai banchetti, certo è di molto utilissima la moderazione nei cibi L Lucullo aveva dato questo compito riguardo a sé a un servo, e con estrema vergogna al vecchio trionfatore era allontanata la mano dai cibi o a lui che banchettava in Campidoglio, con un'azione da vergognarsi obbedire più facilmente al suo servo che a se stesso [57] Gli starnuti (provocati) con una penna alleviano la pesantezza e se qualcuno, come tramandano, tocca con un bacio le narici di una mula, starnuti e singhiozzo Varrone consiglia per questo di strofinare il palmo con mano alterna; i più di trasferire l'anello dalla sinistra sul dito più lungo della destra, immergere le mani in acqua calda Teofrasto dice che i vecchi starnutiscono più faticosamente [58] Democrito condannò la passione, poiché attraverso essa da un uomo esce un altro uomo E, per Ercole, più utile la sua rarità |
athletae tamen torpentes restituuntur venere, vox revocatur, cum e candida declinat in fuscam medetur et lumborum dolori, oculorum hebetationi, mente captis ac melancholicis [59] Adsidere gravidis vel, cum remedia alicui adhibeantur, digitis pectinatim inter se inplexis veneficium est, idque conpertum tradunt Alcmena Herculem pariente; peius, si circa unum ambove genua; item poplites alternis genibus inponi ideo haec in consiliis ducum potestatiumve fieri vetuere maiores velut omnem actum inpedientia, vetuere vero et sacris votisve simili modo interesse [60] capita autem aperiri aspectu magistratuum non venerationis causa iussere, sed, ut Varro auctor est, valetudinis, quoniam firmiora consuetudine ea fierent |
Tuttavia gli atleti sono resi rinvigoriti con la passione, la voce è rischiarata, quando da limpida declina in rauca Cura anche il dolore dei lombi, la debolezza degli occhi, quelli privi di senno e malinconici [59] O sedere accanto alle gravide, quando sono utilizzati i rimedi per qualcuno, con le dita intrecciate fra loro a pettine è un incantesimo, e dicono confermato ciò quando Alcmena generava Ercole; peggio, se (s'intrecciano) una o entrambe le ginocchia; anche che le giunture siano disposte con le ginocchia alternate Perciò gli antichi vietarono che queste cose si facessero nelle riunioni dei comandanti o dei magistrati come cose che impediscono ogni attività, nello stesso modo vietarono inoltre essere presenti anche nei riti sacri e nelle preghiere [60] Ordinarono anche che le teste venissero scoperte al cospetto dei magistrati non a motivo di rispetto, ma, come è testimone Varrone, di salute, perché con la consuetudine esse diventerebbero più forti |
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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 02, Paragrafi 221-223
Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 02, Paragrafi 221-223
Cum quid oculo inciderit, alterum conprimi prodest, cum aqua dextrae auriculae, sinistor pede exultari capite in dextrum umerum devexo, invicem e diversa aure; si tussim concitet saliva, in frontem ab alio adflari; si iaceat uva, verticem morsu alterius suspendi; in cervicium dolore poplites fricari aut cervicem in poplitum; [61] pedes in humo deponi, si nervi in his cruribusve tendantur in lectulo, aut, si in laeva parte id accidat, sinistrae plantae pollicem dextra manu adprehendi, item e diverso; extremitates corporis velleribus perstringi contra horrores sanguinemve narium inmodicum, lino vel papyro principia genitalium, femur medium ad cohibenda urinae profluvia; in stomachi solutione pedes pressari aut manus in ferventem aquam demitti [62] Iam et sermoni parci multis de causis salutare est |
Quando sia entrata qualcosa in un occhio, giova che l'altro sia premuto, quando (entra) acqua nell'orecchio destro, saltare col piede sinistro col capo piegato verso la spalla destra, e viceversa dall'altro orecchio; se la saliva provoca tosse, essere soffiati sulla fronte da un altro; se l'ugola cede, che il capo sia risollevato dal morso di un altro; nel dolore delle nuche che le ginocchia siano sfregate o la nuca in quello delle ginocchia; [61] che i piedi siano poggiati a terra, se i nervi in essi o nelle gambe sono tesi nel letto, o, se questo avviene nella parte sinistra, che sia preso con la mano destra l'alluce del piede sinistro, ugualmente al contrario; che contro i tremori o il sangue abbondante delle narici, le estremità del corpo siano strette con lane, con lino o papiro le estremità dei genitali, per trattenere i flussi di urina il femore centrale; che nella debolezza di stomaco siano stretti i piedi o che siano messe le mani nell'acqua bollente [62] Certo anche al parlare poco è salutare per molti motivi |
triennio Maecenatem Melissum accepimus silentium sibi imperavisse a convolsione reddito sanguine nam eversos scandentesque ac iacentes si quid ingruat contrave ictus spiritum cohibere singularis praesidii est, quod inventum esse animalis docuimus [63] Clavum ferreum defigere in quo loco primum caput fixerit corruens morbo comitiali, absolutorium eius mali dicitur contra renium aut lumborum, vesicae cruciatus in balnearum soliis pronos urinam reddere mitigatorium habetur Vulnera nodo Herculis praeligare mirum quantum ocior medicina est, [64] atque etiam cottidiani cinctus tali nodo vim quandam habere utilem dicuntur, quippe cum Herculaneum prodiderit numerum quoque quaternarium Demetrius condito volumine et quare quaterni cyathi sextariive non essent potandi contra lippitudines retro aures fricare lacrimosis oculis frontem |
Abbiamo appreso che Melisso Mecenate si era imposto il silenzio per tre anni dopo il sangue emesso per una convulsione Infatti è di singolare rimedio che quelli caduti e mentre salgono e mentre giacciono, se qualcosa li abbatte, trattengano il respiro contro i colpi, abbiamo spiegato che questo è stato scoperto dagli animali [63] Piantare un chiodo di ferro nel posto in cui prima abbia battuto il capo uno che corre per l'epilessia, si dice risolutorio del suo male Si ritiene calmante contro i dolori dei reni o dei lombi, della vescica che quelli che stanno proni urinino sulle soglie dei bagni Stupefacente quanto più veloce rimedio è legare le ferite col nodo di Ercole, [64] ed anche le cinture quotidiane si dicono avere qualche forza utile con tale nodo, avendo certo Demetrio tramandato anche il numero quattro sacro ad Ercole in un volume realizzato e perciò non si dovevano bere quattro bicchieri o sestari Contro le cisposità frizionare dietro le orecchie, per gli occhi che lacrimano la fronte |
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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 07, Paragrafi 185 - 190
Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 07, Paragrafi 185 - 190
Augurium ex homine ipso est non timendi mortem in aegritudine, quamdiu oculorum pupillae imaginem reddant [65] Magna et urinae non ratio solum, sed etiam religio apud auctores invenitur digestae in genera, spadonum quoque ad fecunditatis veneficia verum ex iis, quae referre fas sit, inpubium puerorum contra salivas aspidum, quas ptyadas vocant, quoniam venena in oculos hominum expuant, contra oculorum albugines, obscuritates, cicatrices, argema, palpebras et cum ervi farina contra adustiones, contra aurium pura vermiculosque, si decoquatur ad dimidias partes cum porro capitato novo fictili vaporatio quoque ea menses feminarum ciet [66] Salpe fovet illa cum oculos firmitatis causa, inlinit sole usta cum ovi albo, efficacius struthocameli, binis horis hac et atramenti liturae abluuntur |
Un auspicio dall'uomo stesso è di non temere la morte nella malattia, finché le pupille degli occhi riproducono l'immagine [65] Anche presso gli autori si ritrova non solo una grande spiegazione dell'urina divisa per tipi, ma pure religiosa, anche degli evirati per gli incantesimi della fecondità Ma fra queste cose, che è lecito riferire, (quella) dei fanciulli impuberi contro le salive degli aspidi, che chiamano ptiadi, perché sputano i veleni negli occhi degli uomini, contro le albugini degli occhi, gli annebbiamenti, le cicatrici, le argeme, le palpebre e con farina di ervo contro le ustioni, contro le infezioni delle orecchie e i vermi, se si cuoce fino a metà quantità con un porro a testa in un vaso nuovo di terracotta Anche questa evaporazione agevola i cicli delle donne [66] Salpe la consiglia con gli occhi a motivo di rafforzamento, la spalma sulle scottature del sole con bianco d'uovo, più efficacemente di struzzo, per due ore Con questa si cancellano anche le macchie d'inchiostro |
virilis podagris medetur argumento fullonum, quos ideo temptari eo morbo negant veteri miscetur cinis ostreorum adversus eruptiones in corpore infantium et omnia ulcera manantia ea exesis, ambustis, sedis vitiis, rhagadiis et scorpionum ictibus inlinitur [67] obstetricium nobilitas non alio suco efficacius curari pronuntiavit corporum pruritus, nitro addito ulcera capitum, porrigines, nomas, praecipue genitalium sua cuique autem, quod fas sit dixisse, maxime prodest, confestim perfuso canis morsu, echinorumque spinis inhaerentibus et in spongea lanisve inposita, aut adversus rabidi canis morsus cinere ex ea subacto, contraque serpentium ictus nam contra scolopendras mirum proditur vertice tacto urinae suae gutta liberari protinus laesos |
Quella maschile cura le gotte con testimonianza dei tintori, che dicono pertanto di non essere colpiti da questo male La cenere delle lumache si mescola a quella vecchia contro le eruzioni sul corpo dei bambini e tutte le ulcere purulente Questa si spalma per le corrosioni, le bruciature, i mali del sedere, le ragadi e le ferite degli scorpioni [67] L'autorevolezza delle ostetriche affermò che non con altro liquido si curano più efficacemente i pruriti dei corpi, con salnitro aggiunto le ferite delle teste, le tigne, i tumori, specialmente dei genitali A ciascuno poi giova soprattutto la propria, sia lecito averlo detto, dopo aver subito cosparso il morso del cane, e le spine conficcate dei ricci applicata anche su una spugna o su lane, o contro i morsi del cane rabbioso con la cenere ricavata da essa, e contro le ferite dei serpenti Infatti si considera straordinario contro le scolopendre che quelli feriti siano subito liberati dopo che il capo è stato toccato da una goccia della propria urina |
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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 06, Paragrafi 01-14
Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 06, Paragrafi 01-14
[68] Auguria valetudinis ex ea traduntur, si mane candida, dein rufa sit; illo modo concoquere, hoc concoxisse significatur mala signa rubrae, pessima nigrae, mala bullantis crassa, in qua quod subsidit album est, significat circa articulos aut viscera dolorem inminere; eadem viridis morbum viscerum, pallida bilis, rubens sanguinis mala et in qua veluti furfures atque nubeculae apparent [69] diluta quoque alba vitiosa est, mortifera vero crassa gravi odore et in pueris tenuis ac diluta Magi vetant eius causa contra solem lunamque nudari aut umbram cuiusquam ab ipso respergi Hesiodus iuxta obstantia reddi suadet, ne deum aliquem nudatio offendat Osthanes contra mala medicamenta omnia auxiliari promisit matutinis suam cuique instillatam in pedem |
[68] Da essa sono tratti auspici di salute, se è limpida al mattino, poi rossiccia; in quel modo indica digerire, in questo aver digerito Cattivi indizi le rosse, pessimi le scure, cattivi con le bolle Densa, su cui c'è un bianco che si deposita, significa essere imminente un dolore intorno alle articolazioni o alle viscere; verde le stesse cose dei mali delle viscere, chiara della bile, rossiccia del sangue Cattivi indizi anche in quella in cui appaiono come delle particelle o piccole nubi [69] Anche la bianca diluita è malsana, invece mortifera la densa con odore forte e nei bambini la fluida e diluita I maghi vietano di denudarsi a motivo di essa verso il sole e la luna o che l'ombra di qualcuno sia bagnata da essa Esiodo consiglia essere eliminata contro degli ostacoli, affinchè la nudità non offenda qualche dio Ostane assicura che contro tutte le cattive cure giova la propria caduta sul piede al mattino |