Livio, Ab urbe condita: Libro 38; 51 - 55, pag 5

Livio, Ab urbe condita: Libro 38; 51 - 55

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 38; 51 - 55
Remittentibus ergo his intercessionem omnes tribus uti rogassent iusserunt E così, ritirando essi il veto, tutte le tribù votarono secondo la rogazione dei Petillii
[55] Ser Sulpicio deinde referente, quem rogatione Petillia quaerere vellent, Q Terentium Culleonem patres iusserunt [55] Quindi, messo in discussione da Ser Sulpicio chi doveva condurre linchiesta voluta dalla rogazione Petillia, i senatori designarono Q Terenzio Cofleone
Ad hunc praetorem, adeo amicum Corneliae familiae, ut, qui Romae mortuum elatumque P Scipionemest enim ea quoque famatradunt, pilleatum, sicut in triumpho ierat, in funere quoque ante lectum isse memoriae prodiderint, et ad Portam Capenam mulsum prosecutis funus dedisse, quod ab eo inter alios captivos in Africa ex hostibus receptus esset, aut adeo inimicum eundem, ut propter insignem simultatem ab ea factione, quae adversa Scipionibus erat, delectus sit potissimum ad quaestionem exercendam; ceterum ad hunc nimis aequum aut iniquum praetorem reus extemplo factus L Scipio Fosse questo pretore tanto amico della famiglia Cornelia, stando alle fonti che pongono a Roma la morte e i funerali di Scipione (cè anche questa versione), anche al funerale sarebbe andato dinanzi al feretro col berretto da liberto, come era andato nel corteo trionfale, e a porta Capena avrebbe distribuito il mulsum a coloro che seguivano il corteo (e questo perché da Scipione egli era stato ritolto ai nemici in Africa insieme ad altri prigionieri); ovvero fosse egli così ostile che la parte contraria agli Scipioni aveva scelto lui fra tutti per condurre linchiesta proprio in considerazione di questa sua ben nota inimicizia: fatto sta che davanti a questo pretore, troppo favorevole o troppo ostile che fosse, Scipione immediatamente fu deferito

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Livio, Ab urbe condita: Libro 21; 11-20
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Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 21; 11-20

Simul et delata et recepta nomina legatorum eius, A et L Hostiliorum Catonum, et C Furii Aculeonis quaestoris et, ut omnia contacta societate peculatus viderentur, scribae quoque duo et accensus Insieme furono denunciati e inclusi nellaccusa inomi dei suoi legati A e L Ostilio Catone e del questore C Furio Aculeone e perfino, per far vedere come questa associazione di malversatori si fosse estesa dappertutto, due segretari e un attendente
L Hostilius et scribae et accensus, priusquam de Scipione iudicium fieret, absoluti sunt, Scipio et A Hostilius legatus et C Furius damnati: quo commodior pax Antiocho daretur, Scipionem sex milia pondo auri, quadringenta octoginta argenti plus accepisse, quam in aerarium retulerit, A Hostilium octoginta pondo auri, argenti quadringenta tria, Furium quaestorem auri pondo centum triginta, argenti ducenta L Ostilio, i due segretari e lattendente furono assolti prima che venisse la sentenza su Scipione; Scipione, il legato A Ostilio e C Furio furono condannati:per fare ottenere ad Antioco una pace più vantaggiosa, Scipione avrebbe ricevuto seimila libbre di oro e quattrocentoottanta di argento più di quanto versò allerario e A Ostilio ottanta libbre di oro e quattrocentotrè di argento, e il questore Furio ceutotrenta libbre di oro e duecento di argento

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Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 28; 10

Has ego summas auri et argenti relatas apud Antiatem inveni Queste sono le cifre delloro e dellargento che trovo riportate nellAnziate
In L Scipione malim equidem librarii mendum quam mendacium scriptoris esse in summa auri atque argenti; similius enim veri est argenti quam auri maius pondus fuisse, et potius quadragiens quam ducentiens quadragiens litem aestimatam, eo magis, quod tantae summae rationem etiam ab ipso P Scipione requisitam esse in senatu tradunt, librumque rationis eius cum Lucium fratrem adferre iussisset, inspectante senatu suis ipsum manibus concerpsisse indignantem, quod, cum bis milliens in aerarium intulisset, quadragiens ratio ab se posceretur Per L Sciplone sarei portato a credere a un errore del copista più che a una menzogna dello storico nella cifra delloro e dellargento; perché è più verosimile che il peso dellargento sia stato superiore a quello delloro e che il valore della causa sia stato calcolato piuttosto quattro che ventiquattro milioni di sesterzi, tanto più che questa è la somma di cui, secondo la tradizione, fu chiesto conto in senato allo stesso P Scipione; e si vuole che questi, dopo aver fatto portare dal fratello Lucio il libro dei conti, sotto gli occhi del senato lo strappasse con le sue stesse mani, indignato che, dopo che aveva versato allerario duecento milioni gli si chiedesse conto di quattro milioni

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Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 29; 18 - 20

Ab eadem fiducia animi, cum quaestores pecuniam ex aerario contra legem promere non auderent, poposcisse clavis et se aperturum aerarium dixisse, qui, ut clauderetur, effecisset Con la stessa orgogliosa sicurezza, mentre i questori non osavano contro la legge trarre fuori il denaro dallerario, si vuole chiedesse le chiavi e dichiarasse che lui, come aveva dato il modo di chiudere lerario, così lavrebbe aperto

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