Nel febbraio 2008 la nuova casa di Antonio Pelle viene rovistata per tre giorni, sembra non trovino niente, poi un carabiniere nota dietro una parete per vini, un passeggio segreto. Sicuramente aveva ospitato il boss di recente , ma lui non c'era più.
Nei mesi successivi, i carabinieri notano che i parenti del latitante per certi periodi spegnevano il cellulare, non più di 4 ore. Intuiscono che Pelle è nelle vicinanze. Il 12 giugno 2009 i carabinieri seguono la moglie Giuseppa che li conduce sino a Polistena, 70 km di distanza e la vedono entrare in un ospedale, entrano e nella nella stanza numero 6del reparto post-operatorio la trovano insieme al marito ricoverato
Il boss era talmente sicuro di se che era ricoverato col suo vero nome. Era nell'elenco dei 30 latitanti più pericolosi in Italia, ma è malato e dopo pochi mesi esce dal carcere ottenendo gli arresti domiciliari. Il 4 novembre 2009 Antonio pelle muore stroncato da un infarto viene sepolto nella cappella di famiglia a San Luca e per ragioni di pubblica sicurezza i funerali vengono fatti in forma privata
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