Una caratteristica ricorrente dell'iconografia adottata da Hatshepsut è l'occultamento, soprattutto nei contesti più tradizionali, dei segni che esprimono il suo essere donna.
A una fase iniziale del suo regno risale invece la statua del Metropolitan Museum di New York, che se da un lato ritrae già la regina nella forma canonica del faraone assiso in trono con nemes sul capo, dall'altro non rinuncia a rappresentare le forme femminili di una giovanissima Hatshepsut attraverso la minuta struttura ossea e le morbide linee del modellato.
Si possono riconoscere almeno tre elementi chiave che ci rivelano l'intenzione di Hatshepsut di presentarsi come legittimo faraone attraverso questa statua:
- il copricapo nemes che la regina Indossa
- il trono sul quale ella siede
- la presenza di una titolatura reale incisa sul trono