accanto all'uomo c'è un libro aperto. E' chiaro che qui si sta svolgendo una storia ma non si tratta di una storia realizzata mediante la mera distribuzione di elementi formali o astratti. Qui il peso del significato ricade sull'uomo, sulla donna e sul libro e per poter leggere il quadro dobbiamo costruire una narrazione sulle loro reciproche relazioni.
La donna è stanca dell'uomo?
L'uomo è stanco del libro?
Si chiedeva al libro qualcosa che la donna non era capace di dare?
In men che non si dica ci lasciamo al dipinto alle spalle e ci troviamo coinvolti nella banalità del melodramma, che dipende purtroppo dall'area di disillusione scritta a chiare lettere sul volto dell'uomo. Forse quest'area di esagerata preoccupazione è necessaria a far passare ciò che il carattere placido e controllato del resto del quadro non è in grado di fare.