Impedire all'osservatore di collocare la scena in un determinato periodo storico, permette all'artista di rendere attuale la scena e veicolare un messaggio di disapprovazione contro gli orrori della guerra. Nel contesto, spiccano le donne svestite. Evidente la nudità di Maria Maddalena mentre asciuga il sangue che sgorga dalla ferita al costato di Gesù e c'è una diversità rispetto le raffigurazioni del genere, rappresentata dalle tre croci che non sono posizionate in sequenza ma diagonalmente.
Il Cristo non è in primo piano - anche se riconoscibile dalla corona di spine -, questo perchè si sceglie di riprendere gli oggetti del supplizio: chiodi, martello, lancia con la spugna imbevuta di aceto sorretta dall'aguzzino. Vengono ripresi anche un coltello da cucina e un paio di forbici.
Le figure sono affollate e la concitazione dei corpi: drammatica. I carnefici sono indifferenti alla sofferenza dei 3 uomini crocifissi anzi, si vede un soldato, al lato del cavallo bianco, che tiene nelle mani i dadi. Sta giocando contro gli altri commilitoni per vincere la tunica