Il successo dei paesaggi di Hiroshige

Il successo dei paesaggi di Hiroshige

Hiroshige fu infatti, maestro nella resa di questo genere di vedute in cui gli agenti atmosferici pervadevano lo scenario, riuscendo - come nessun altro tra i protagonisti dell'ukiyo-e - a costruire immagini in cui la mutevolezza delle stagioni della natura si impone

Di me, ad Edo, lascio il mio pennello. In cammino per un nuovo viaggio, ammirerò tutte le celebri vedute del Paradiso d'Occidente

In punto di morte Hiroshige compose questi versi, nei quali è racchiusa, in estrema sintesi, tutta la poetica della sua vita artistica. Al tema del paesaggio, infatti, l'artista dedicò gran parte della sua carriera, pubblicando numerose composizioni di successo che ne decretarono una fama imperitura, sia in Giappone, dove le stampe delle sue vedute furono vendute in migliaia di esemplari fin dalla loro prima edizione, sia in Europa, dove la sua vasta opera e il suo stile raffinato richiamarono l'attenzione di molti tra i protagonisti delle avanguardie artistiche.

In alcune delle sue composizioni più celebri è presente - svolgendo un ruolo preponderante per l'intera ambientazione dell'opera - la neve, oppure la pioggia, o ancora la foschia.

L'artista riesce a penetrare, grazie al proprio punto di vista privilegiato, la realtà del mondo fenomenico, divenendone parte imprescindibile; un tutt'uno indivisibile nel quale montagne, Sole, Luna, cielo, nuvole, piante, mari, rocce, fiori ... condividono uno stesso spazio, un tempo comune, una medesima prospettiva.

Hiroshige interpreta in maniera splendida gli insegnamenti tradizionali dello shintoismo, la dottrina religiosa autoctona del Giappone, secondo la quale l'uomo, gli elementi della natura e perfino le divinità sono manifestazioni di un unico principio che dividendosi, si trasfonde nel tutto e nell'uno con analoga intensità. Questo approccio filosofico alla vita costituisce da sempre il background culturale di ogni giapponese, al quale molti artisti hanno fatto riferimento per la realizzazione di alcuni tra i maggiori capolavori dell'arte classica nipponica

Quale esponente dell'ukiyo-e, genere artistico di fruizione prettamente popolare, Hiroshige fu autore quindi, di opere destinate a un pubblico di estrazione sociale molto eterogenea: le sue stampe erano nella maggior parte dei casi venduti a prezzi molto contenuti quasi fossero dei souvenirs. 

Il successo dei paesaggi di Hiroshige deve perciò mettersi anche in relazione con la diffusione di una cultura del viaggio che prese piede in Giappone a partire dalla fine del XVIII secolo.

In realtà, l'uso di intraprendere pellegrinaggi verso i più importanti luoghi di culto shintoisti e buddisti era in auge già in epoca Heian (794-1185), uno svago che però, solo i più facoltosi potevano permettersi. Durante il periodo Tokugawa, invece una certa prosperità economica servi da stimolo perché anche persone meno ricche, soprattutto tra gli abitanti di Edo, potessero soddisfare il loro desiderio di affrontare viaggi per visitare i luoghi di maggiore interesse religioso, culturale e naturalistico. 

La seguente shini-e, "immagine commemorativa", con il ritratto di Hiroshige fu realizzata da Kunisada e pubblicata subito dopo la morte del maestro. Oltre alla trascrizione della poesia che si dice Hiroshige abbia pronunciato in punto di morte, la lunga iscrizione ricorda la grande abilità dell'artista nel genere del paesaggio e le tappe salienti della sua carriera, dalla formazione presso la scuola di Toyohiro alla pubblicazione della serie con le 100 vedute celebri di Edo 

Utagawa Kunisada - ritratto di Hiroshige, 1858