Gian Lorenzo Bernini sfregia l’amante Costanza Bonarelli

Gian Lorenzo Bernini sfregia l’amante Costanza Bonarelli

1638, la gente si riversa in strada per vedere Gian Lorenzo Bernini, il magnifico scultore, che insegue il fratello più giovane, Luigi, agitando una sbarra di ferro e urlando di volerlo ammazzare. Luigi corre a perdifiato ed è mezzo spogliato. Perché questo scontro?

causa della furia inarrestabile di Gian Lorenzo era una donna, Costanza Piccolomini, moglie dello scultore lucchese Matteo bonuccelli, detto anche Bonarelli. Costanza, che aveva 24 anni, la stessa età di Luigi, abitava con il marito proprio di fronte alla casa dei due fratelli e gestiva con successo una bottega d'arte. Il marito, collaboratore di Bernini in san Pietro, veniva mandato spesso in un cantiere berniniano a Bologna e Gian Lorenzo, che stava per compiere 40 anni, innamoratissimo di Costanza, approfittava di quella assenza. L'aveva anche scolpita, in un busto come se fosse appena uscita dal letto, con la camicia da notte sgualcita che lasciava intravedere i seni, i riccioli raccolti in fretta sulla nuca, le labbra carnose, le palpebre gonfie dopo la nottata d'amore. L'aveva scolpita per sé e la teneva in casa, immobilizzata nel marmo, fremente come se fosse di carne viva

busto di Costanza Bonarelli - Bernini, 1636-1638 busto di Costanza Bonarelli - Bernini, 1636-1638

Bernini si accorse che la signora concedeva i suoi favori anche al fratello Luigi. Organizzò quindi una trappola per sorprendere i due amanti. Nel pomeriggio annunciò che sarebbe andato in villa, si fece venire a prendere da un servo e carrozza, e poi tornò quatto quatto indietro a spiare dalla finestra il portoncino di fronte che all'alba fu socchiuso da una Costanza scarmigliata. Sgusciò fuori Luigi. La gelosia di Gian Lorenzo deflagrò. Dopo aver tentato di ammazzare il fratello in san Pietro, tornò a casa e ordinò a un servo di portare alla fedifraga due fiaschi di vino di greco, e quando lei li avesse presi e tenuti, indifesa e con le mani occupate, il servo doveva sfregiarla con una rasoiata sulla faccia

Il papa Urbano VIII in persona prese in mano la questione e riuscì a districarla in maniera imprevedibile e brillante. Punì Luigi, mandato in esilio, insieme al servo che aveva consegnato i fiaschi di vino. 

A Gian Lorenzo, il papa consigliò di mettere la testa a posto e di prendere moglie. Doveva sposare la più grande di Paolo Tezio che aveva due figlie. Lo scultore però aveva adocchiato la sorella ventenne, Caterina, in fama di essere la più bella di Roma. Si impuntò ad averla. Le nozze furono celebrate il 15 maggio 1639 nella chiesa di san Tommaso in Parione, a ridosso di piazza Navona. Qualche giorno dopo, Caterina sfrattò di casa il busto di Costanza, che fu portato via dal Cardinale de' Medici. Inoltre staccò dalle pareti il doppio ritratto dipinto da Gian Lorenzo con il proprio volto accanto a quello dell'ex amante e lo tagliò in due, separando i volti. Il primo è conservato al museo Borghese di Roma, il secondo sparì

Maybe you might be interested

La Fontana dei Quattro Fiumi a piazza Navona cosa rappresenta
La Fontana dei Quattro Fiumi a piazza Navona cosa rappresenta

La piazza ha una caratteristica, quella di nascere sulle rovine dello stadio di Domiziano e la fontana coincide con il centro della pista. Uno stadio lungo 600 piedi romani, circa 180 metri

autoritratto di Bernini giovane e in età matura in Galleria Borghese autoritratto di Bernini giovane e in età matura in Galleria Borghese
Adone diviso tra due dee: Afrodite e Persefone

danzatrice con i cembali

comincia la discussione, nessuno dei due è disposto a cedere

chiudi gli occhi ... e arriva il primo bacio

nelle grotte Vaticane, Papa Pio VI omaggiato da Canova

Tristan et Iseult - Salvador Dalì, 1944